"Non è una gita". "Non ce ne andiamo di qui finché non ci diranno la data esatta della convocazione al Mise". "Verità, verità". "Mise, Mise". Sono solo alcune delle voci che riecheggiano in piazza Castello, durante la nuova manifestazione dei lavoratori ex Embraco, che dopo il passaggio a Ventures speravano in una svolta positiva. E invece sono di nuovo sotto i balconi di piazza Castello, a chiedere che le istituzioni ci mettano la faccia e che intervengano sbloccando la situazione".
"Sono passati 14 mesi e non è successo nulla. L'azienda si era presentata con un piano di sostenibilità economica e di prodotti e oggi, a dieci mesi dalla scadenza della cassa integrazione, non ci sono né i soldi né i prodotti - spiega Ugo Bolognesi, responsabile Fiom per Ex Embraco -. Hanno di nuovo spostato l'avvio della produzione. Ora devono essere il Mise e Invitalia, che avevano garantito per il progetto, a muoversi. Altrimenti rischiamo di perdere 400 posti di lavoro. C'erano piani di green economy e di sostenibilità, ma non si è mai visto nemmeno un prototipo dei robottini per pulire i pannelli solari. E con l'assemblaggio di bici elettriche non si va lontano".
"Serve una data per l'appuntamento al Mise - dice Arcangelo Montemarano, della Fim - e in quell'occasione serviranno chiarimenti su una situazione attualmente drammatica. Sembrava a tutti che questi imprenditori avessero un piano solido e invece si sta rivelando fragile".
"Ci aspettiamo che Cirio dia seguito con i fatti all'attestato di responsabilità che ha assunto di fronte ai lavoratori e firmando un documento in campagna elettorale. Si deve fare carico per quando di sua competenza di fare accelerare la convocazione al Ministero", conclude Dario Basso, segretario provinciale di Uilm.
Il giorno 4 ottobre ci sarà la manifestazione nazionale del gruppo Whirlpool e i lavoratori ex Embraco manifesteranno qui a Torino.