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Politica | 21 dicembre 2019, 07:10

Ospedale unico dell'Asl TO5, il sindaco Montagna attacca: ''E' una prorità e deve restare a Moncalieri''

Parole dure nei confronti dell'assessore regionale alla Sanità Icardi: ''Se pensa di utilizzare i fondi già destinati alla nuova struttura in altre aree del Piemonte, lo dica chiaramente''

Ospedale unico dell'Asl TO5, il sindaco Montagna attacca: ''E' una prorità e deve restare a Moncalieri''

Il destino del nuovo ospedale unico dell’ASL TO5 sembra tornato in bilico, dopo le ultime dichiarazioni dell'assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, così il sindaco Paolo Montagna è sceso in campo per difendere la scelta fatta dalla precedente giunta regionale che aveva identificato Moncalieri come città sede della struttura.

''È un'esigenza, è ciò che serve urgentemente per dare un futuro al diritto alla salute delle prossime generazioni'', ha detto il primo cittadino di Moncalieri in un lungo post su Facebook. ''La Regione ha destinato i fondi e definito il progetto preliminare. Ora bisogna fare la gara e partire con i lavori. 
Purtroppo, però, nei giorni scorsi l’Assessore Icardi ha dichiarato che il nuovo ospedale unico dell’ASL TO5 non è una priorità. E con la scusa dell’alluvionabilità dell’area, smentita perlatro dagli studi idrogeologici e della storia recente, ha detto chiaramente che è tutto in discussione''.

Poi arriva l'affondo, diretto e deciso, nei confronti di Luigi Icardi: ''Se l’Assessore pensa di utilizzare i fondi già destinati al nuovo ospedale in altre aree del Piemonte, lo dica chiaramente. Se pensa di mettere davanti a tutto gli interessi di bottega o di partito, lo ammetta chiaramente. Nel frattempo lo aspettiamo al Santa Croce, per incontrare medici, cittadini, operatori. E’ da mesi che evita il confronto, ma noi siamo persone pazienti con il telefono sempre acceso''.


Montagan insiste: ''Io non voglio che i cittadini di Moncalieri, Nichelino, Chieri, in futuro debbano andare a Torino o ad Asti per curarsi. Io sogno l’eccellenza per la mia città e per ognuno dei 300mila abitanti dell’ASL TO5. E non è solo un sogno, perché può diventare realtà. Ci sono i soldi, c’è il progetto. Bisogna partire con i lavori e non tornare indietro. Sarebbe sufficiente che la politica pensasse alle prossime generazioni e non alle scorse (o prossime) elezioni''.

''Noi continueremo a batterci. Come facciamo da anni, come abbiamo fatto per salvare Emodinamica e la Terapia Intensiva Neonatale, quando la Giunta era di un altro colore'', ha concluso Montagna, che per sgombrare il campo sul fatto che la sua polemica abbia una connotazione politica ha aggiunto: ''Sul diritto alla salute non esistono destra o sinistra, ma solo cose giuste da fare''.

Massimo De Marzi

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