Una lettera scritta dalla sindaca Chiara Appendino al Governo, per capire quale mossa farà Anas nella partita della Torino-Bardonecchia, di cui già detiene il 51% delle quote. Sul tavolo, le quote che Comune e Città metropolitana intendono dismettere in Sitaf. E intanto, si attende.
Se n'è parlato questa mattina in occasione dell'incontro tra Città metropolitana e parlamentari piemontesi, proprio con la sindaca Appendino a presiedere la discussione.
"La prima cosa da fare è parlare con Anas e con il ministro De Micheli per capire quale sia la posizione. In base a quella risposta potremo proseguire nei ragionamenti", commenta Roberto Rosso, parlamentare di Forza Italia. E sempre dal suo partito aggiunge il capogruppo in Città Metropolitana e Regione Piemonte Paolo Ruzzola: "Sarebbe incomprensibile che i due enti Città Metropolitana e Comune di Torino, governati da quelle stesse forze politiche che guidano il Governo nazionale decidessero - alla luce di quanto successo e affermato negli ultimi mesi da Conte e Di Maio in merito al futuro delle concessioni autostradali - di vendere il loro pacchetto perdendo così il controllo pubblico di Sitaf. Una scelta ancora più incomprensibile in un momento in cui tra l'altro sono terminati i lavori della seconda canna del Frejus e si prevede a breve la chiusura del Traforo del Monte Bianco, tutti elementi per i quali è naturale prevedere un notevole aumento dei passaggi e quindi degli introiti economici per i soci".
“Sitaf, la concessionaria della tratta autostradale Torino – Bardonecchia e del traforo del Frejus deve rimanere pubblica - aggiungono i deputati del Pd Davide Gariglio e Stefano Lepri. “E’ necessario individuare una soluzione che assicuri la continuità del controllo pubblico di Sitaf dopo che il Consiglio di Stato ha annullato la cessione di quote di Torino e Città Metropolitana ad Anas. Lo Stato in questi anni ha infatti garantito ingenti investimenti per ammodernare un essenziale nodo viario di collegamento nazionale ed internazionale: ogni ipotesi di vendita di quote azionarie azioni a privati sarebbe quindi inaccettabile e controproducente, soprattutto in relazione al tema complessivo di una nuova gestione delle concessioni autostradali che debba garantire sicurezza e non solo profitti".
E da Fratelli d'Italia aggiungono: "In questo momento delicato per le autostrade italiane in Piemonte difendiamo il controllo pubblico - dice Augusta Montaruli -. A seguito delle sentenze della giustizia amministrativa viene fuori il pasticcio del Comune di Torino sull’alienazione delle sue quote in Sitaf. Per l’interesse del nostro territorio oggi dobbiamo fare fronte comune affinché il pubblico non arretri e per questo pretendiamo un impegno netto da parte del Ministero. Ci attiveremo quindi per un atto di indirizzo con le altre forze politiche. Rimane comunque sconcertante come il Sindaco Appendino non riesca a farsi rispondere dal proprio Governo. Evidentemente non possiamo permettere che le eventuali incomprensioni del governo giallo-rosso compromettano un settore nevralgico per il nostro territorio”.
La necessità comunque è di fare in fretta: entro fine mese servirà una posizione consolidata.