Un mondo, più di altri, risulta particolarmente ostico alla maggior parte degli italiani, a meno che non si abbia compiuto un determinato percorso di studi accademici o si sia dei professionisti del settore: quello finanziario.
Eppure esso impatta, quotidianamente, nella vita di ogni singolo cittadino e rappresenta uno dei cardini principali, se non il più importante dopo quello sanitario, nell’andamento della vita di una popolazione o di una nazione. Una maggiore consapevolezza in questo ambito, di conseguenza, sarebbe opportuna per qualsiasi risparmiatore che abbia a cuore i propri risparmi, spesso accumulati con anni di sacrifici non indifferenti.
Cultura finanziaria: grazie al web è possibile ampliare le proprie conoscenze
La cultura finanziaria, d’altro canto, è un rilevante problema del nostro paese e, più in generale, di quelli di origine latina, mentre invece è tenuta in grande considerazione in altre zone del pianeta, quelle, non casualmente, che decidono di fatto le sorti del mondo. Ampliare le proprie conoscenze finanziarie, di conseguenza, rende i risparmiatori più consapevoli delle scelte che effettuano quando decidono di investire le proprie disponibilità economiche nei mercati finanziari.
E se un tempo, a causa delle lacune - in tal senso - dell’istruzione italiana, era assai complesso reperire informazioni, oggi, grazie ad internet in primis, la possibilità di accedervi è notevolmente aumentata. Non tutti i portali finanziari online, però, possono reputarsi seri ed affidabili.
Quelli che si contraddistinguono per la loro ottima reputazione, sono soliti spiegare come funziona il trading online in modo semplice e chiaro, mediante, in primis, alla redazione di alcune guide al mondo dei mercati finanziari. Un primo indispensabile passo per aumentare le proprie conoscenze in ambito finanziario ed operare coscientemente nei mercati. Non di sole guide, però, vivono i portali finanziari.
L’eccellenza, spesso, è rappresentata da alcune strategie redatte, direttamente, dai trader più esperti e competenti, che svolgono la propria professione con passione e dedizione certosina. Essere indirizzati sui binari giusti, d’altro canto, è assai importante per qualsiasi risparmiatore che si cimenta col mondo online. E non è casuale, che anche chi opera sul web da diverso tempo tragga spunto dai consigli dei trader.
Trading online: quali sono i primi passi da seguire per operare finanziariamente tramite la rete?
Le opportunità offerte dal trading online sono molteplici. E spaziano dai tradizionali mercati azionari ed obbligazionari, già noti all’utenza bancaria, fino a quelli che devono la loro fama grazie alla rete telematica come Forex, Criptovalute, ETF e CFD, divenuti noti, oggigiorno, alla maggior parte degli investitori. Per operare grazie alla rete, però, è indispensabile seguire alcune regole basiche, note alla maggior parte dei risparmiatori, ma al tempo stesso decisamente importanti. Ad esempio, è assolutamente vietato concentrare la maggior parte o la totalità dei propri risparmi in un unico asset finanziario, peggio ancora in un solo titolo.
Diversificare, come noto, è un elemento cardine di ogni trader che si rispetti, che dev’essere in grado di ripartire le proprie risorse diversificando non solo gli asset, ma anche l’area geografica e il settore industriale. A titolo esemplificativo, destinare tutte le risorse nel settore automobilistico, pur acquisendo titoli di diversi emittenti, potrebbe danneggiare il risparmiatore in caso di andamento negativo del comparto specifico.
Un altro aspetto molto curato dai trader è il cosiddetto “timing”, ovvero con quale tempistica acquistare o vendere un titolo. La maggior parte di essi, di norma, prima di procedere alla compravendita di un titolo finanziario stabilisce uno stop loss e un take profit: il primo stabilisce un valore oltre il quale non è opportuno mantenere un titolo che vira al ribasso, mentre il secondo - che si può tradurre in italiano in “presa di profitto” - stabilisce un tetto da non superare in caso di rialzo. Tanti piccoli aspetti che devono essere obbligatoriamente accompagnati dall’accettazione di un po’ di rischio: il “free-risk”, d’altronde, allo stato attuale offre solo rendimenti negativi.