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Attualità | 24 settembre 2016, 16:00

Il Governo stringe le maglie sul gioco d’azzardo: sono già 900mila i giocatori clinicamente malati

Trasferendo al ministero della Sanità l’osservatorio sul gioco d’azzardo, versando per la prima volta 50 milioni di euro da destinare alla prevenzione, prevedendo entro il 2019 una riduzione del 30% delle slot e introducendo il divieto di pubblicità del gioco sulle reti generaliste

Immagine di repertorio

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L’azzardo legalizzato produce un giro d’affari da ottantotto miliardi di euro, con una stima di 900mila giocatori clinicamente malati. Negli Stati Uniti, terra di Casinò, i meccanismi di controllo sono molto penetranti e il sistema sanitario insiste su quattro punti chiave: ridurre gli spazi in cui si gioca, vietare la pubblicità, tenere i biglietti della lotteria in luoghi non visibili e predisporre kit di gioco che chiariscano senza ambiguità i rischi di dipendenza.

Dopo quindici anni nei quali sono cresciuti esponenzialmente giochi e concessioni, il Governo ed il Parlamento stanno cercando di mettere un argine ad una situazione per troppe persone e famiglie disastrosa, trasferendo al ministero della Sanità l’osservatorio sul gioco d’azzardo, versando per la prima volta 50 milioni di euro da destinare alla prevenzione, prevedendo entro il 2019 una riduzione del 30% delle slot e introducendo il divieto di pubblicità del gioco sulle reti generaliste (i primi nove canali del telecomando) dalle 7 alle 22. 

In Piemonte, la legge regionale 9/2016 nell'ambito delle competenze spettanti alla Regione in materia di tutela della salute e di politiche sociali, ha dettato norme finalizzate a prevenire il gioco d'azzardo patologico (GAP) e a tutelare le fasce più vulnerabili della popolazione, nonché a contenere l'impatto delle attività connesse all'esercizio del gioco lecito sulla sicurezza urbana, sulla viabilità, sull'inquinamento acustico e sulla quiete pubblica.

In questo modo, la Regione promuove interventi finalizzati alla prevenzione ed al contrasto del gioco d'azzardo in forma problematica o patologica e al trattamento terapeutico ed al recupero dei soggetti che ne sono affetti e al supporto delle loro famiglie, nell'ambito delle competenze regionali in materia socio-sanitaria. Sostiene attività di educazione, informazione, divulgazione e sensibilizzazione anche in relazione ai contenuti dei diversi giochi a rischio di sviluppare dipendenza; rafforza la cultura del gioco misurato, responsabile e consapevole, e al contrasto, alla prevenzione ed alla riduzione del rischio della dipendenza dal gioco; stabilisce misure volte al contenimento dell'impatto negativo delle attività connesse alla pratica del gioco sul tessuto sociale.

Per tutelare le categorie più fragili è stata vietata la collocazione degli apparecchi da gioco in locali in prossimità di edifici scolastici, centri di formazione per giovani e adulti, impianti sportivi, ospedali, luoghi di aggregazione giovanile e così via. La norma prevede che siano poi i Comuni, per tutelare la salute e la quiete pubblica, a disporre limitazioni temporali all’esercizio del gioco, stabilendo orario di apertura e chiusura delle slot machine con pene pecuniarie per gli esercizi commerciali che non rispettano le regole stabilite.

Nel mese di agosto 2016, il direttore regionale della Sanità regionale, Dottor Fulvio Moirano, ha inviato ai direttori delle direzioni regionali  una nota con le norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico, specificando che alla Direzione Sanità è stato affidato il compito di preparare il piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, di durata triennale e, viste le numerose richieste di chiarimenti nel merito della Legge da parte di Comuni, esercizi commerciali, polizia, e così via, è stato attivato un link cui è possibile trovare un elenco dettagliato di FAQ da cui trarre informazioni corrette.

 

S.O.

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