In relazione allo stato di agitazione da parte di alcuni rider, foodora ha fin qui voluto mantenere la massima riservatezza per tutelare tutte le parti interessate - in particolare i tanti rider che non hanno preso parte alla protesta, i circa 1000 ristoranti partner e i tanti clienti che si avvalgono del nostro servizio - ma a seguito dei recenti sviluppi e delle inesattezze riportate in diversi contesti, l’azienda desidera chiarire la propria posizione.
Foodora ricorda in primo luogo che sta operando nel pieno rispetto della vigente normativa e pertanto, in aggiunta al compenso economico previsto per le consegne dei rider, versa regolarmente i contributi e i premi assicurativi, rispettivamente all’INPS e all’INAIL, a copertura in caso di ricovero ospedaliero, maternità e infortuni sul lavoro, ed i contributi previdenziali.
L’azienda intende inoltre sottolineare che soltanto una minima parte dei propri rider ha preso parte alla protesta, mentre la stragrande maggioranza non lo ha fatto ed ha continuato a collaborare attivamente.
Foodora è pronta a confrontarsi con le Istituzioni competenti per poter rappresentare nel dettaglio la posizione aziendale, avviando un utile e costruttivo dialogo. A questo proposito, consideriamo significativa l'attenzione e l'attività istituzionale dedicata alla questione.
Per comprendere meglio le scelte dell’azienda, condividiamo le seguenti informazioni:
Chi è foodora
Foodora è una piattaforma digitale che fornisce ai ristoranti partner un servizio di promozione e marketing ed in aggiunta un servizio per la consegna dei piatti, attivo da settembre 2015 nelle città di Milano e Torino, arrivando in pochi mesi a creare un network di circa 700 rider attivi.
La frequenza degli ordini
I clienti ordinano quasi esclusivamente in due momenti della giornata: durante l’ora della pausa pranzo e, in maniera particolarmente concentrata, durante l’ora di cena. Infatti, circa il 70% degli ordini vengono ricevuti tra le 19:00 e le 21:30. Inoltre, durante il fine settimana ci sono dei picchi che raggiungono volumi quasi doppi rispetto ai giorni feriali.
Il passaggio da un contratto orario a un contratto su compenso per ogni ordine
Per gestire in modo più efficiente questi picchi di domanda e permettere un incremento dei compensi, l’azienda ha deciso, dopo un periodo sperimentale, di passare da un compenso su base oraria ad un corrispettivo per ciascun ordine portato a termine. Ne è risultato, analizzando i dati di settembre, che in questo modo ogni rider ha guadagnato in media il 20% in più rispetto allo schema compensativo precedente.
La risposta di foodora alla richiesta dei rider
Nei giorni scorsi, dopo aver ascoltato le numerose riflessioni e gli spunti di discussione da parte dei rider, foodora ha deciso di apportare i seguenti miglioramenti. A partire dal prossimo 1° novembre 2016 l’azienda allineerà il compenso per ordine in entrambe le città nelle quali è presente al momento, incrementandolo a 4 euro lordi a consegna. Secondo il dato storico, i rider consegnano in media almeno 2 ordini ogni ora, pari ad un compenso medio di 8 euro lordi (7,20 euro netti) ogni ora, superiore rispetto allo schema remunerativo orario precedente (5,60 euro lordi all’ora).
In aggiunta, l’azienda ha stipulato un’ulteriore assicurazione integrativa per tutti i danni a terze parti durante l’attività. In più, foodora ha sottoscritto alcune convenzioni per la manutenzione delle biciclette (50% di sconto sul listino presso le officine convenzionate) a beneficio dell’intera flotta.
Foodora