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Attualità | 30 novembre 2016, 07:00

Aumentano i cybercrimini: sotto attacco i dati sanitari

Notevole anche l’incremento delle attività di espionage (+9%), concentrate in particolare modo sul settore governativo

Aumentano i cybercrimini: sotto attacco i dati sanitari

Cybercrime in crescita del 9% nei primi sei mesi del 2016 e prima causa di attacchi gravi informatici a livello mondiale.

Notevole anche l’incremento delle attività di espionage (+9%), concentrate in particolare modo sul settore governativo. In termini assoluti, nel primo semestre 2016 gli attacchi gravi ascrivibili al cybercrime e all’espionage fanno registrare i livelli più elevati degli ultimi sei semestri. Questi i dati illustrati ieir a Torino durante il seminario “Cybersecurity: evoluzione e nuove sfide per la Pubblica Amministrazione” organizzato dal CSI Piemonte e CLUSIT, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica.

In un mondo dove sono in crescita social network, Internet of Things e servizi in cloud, e in cui l’offerta di servizi al cittadino si muove verso un ruolo crescente del digitale, la vulnerabilità delle reti e la necessità di mettere in sicurezza, dati, servizi e informazioni assumono un ruolo cruciale e anche la Pubblica Amministrazione deve riorganizzarsi per fronteggiare minacce e rischi cibernetici.

“L’incontro di ieri – ha sottolineato Riccardo Rossotto, Presidente del CSI Piemonte - è un’occasione importante di informazione e sensibilizzazione sul tema della cybersecurity in un contesto come quello della Pubblica Amministrazione, enormemente delicato perché tratta informazioni e dati sensibili che riguardano la vita delle persone. Con questo seminario il CSI si propone di ragionare insieme a CLUSIT, AGID, le Autorità giudiziarie, i rappresentanti delle Pubbliche Amministrazione e gli esperti del settore su come collaborare per far crescere il livello di sicurezza. Il rischio cyber non può essere annullato, ma crediamo sia importante che gli enti e le organizzazioni pubbliche e private collaborino per prevenire e ridurre eventuali attacchi o incidenti informatici”.

L’Italia infatti, come è emerso durante i lavori, ha certamente intrapreso a partire dal 2013 alcune valide iniziative per rafforzare le difese cyber: dal “Quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico", al “Piano nazionale per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica”.

Tuttavia, l’insicurezza cibernetica a livello globale - e di pari passo anche in Italia - è cresciuta in modo significativo. Ad aumentare fino a +129% sono soprattutto i malware comuni, in particolare i ransomware: codici che criptano i documenti presenti nei sistemi degli utenti finali (aziende, ma anche comuni cittadini), chiedendo il pagamento di un vero e proprio riscatto per riottenerli in chiaro. A quattro cifre l’incremento di phishing e social engineering (+ 1500%).

Nel primo semestre 2016 è il settore della Sanità ad aver subito l’incremento percentuale più elevato di attacchi gravi (+ 144%), con finalità di furto di informazioni ed estorsione.

Cinzia Gatti

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