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Politica | 10 febbraio 2017, 12:23

Settimo Torinese, la “Festa dell'Unità” che divide il partito

Fondazione Pds e sezione locale del Pd presentano entrambe domanda per occupare il Parco De Gasperi, nelle stesse date. Il sindaco Puppo: "Scorie della campagna referendaria, cerchino di risolversela senza conivolgere l'amministrazione comunale"

A sinistra il sindaco Fabrizio Puppo, al centro la segretaria Chiara Gaiola e a destra Dino Sportiello

A sinistra il sindaco Fabrizio Puppo, al centro la segretaria Chiara Gaiola e a destra Dino Sportiello

Altro che Festival di Sanremo, a Settimo a tenere banco e a far discutere è il “Festival dell'Unità”. Sul tavolo del sindaco Fabrizio Puppo arrivano infatti due richieste di occupazione di suolo pubblico, al Parco De Gaspari, per la stessa manifestazione che si terrà a inizio estate: una dalla Fondazione Pds (acronimo che non significa Partito democratico della sinistra bensì Pace, democrazie e solidarietà) e una dalla segreteria del Pd. Identico luogo e stesse date. Scoppia il caso e, soprattutto, affiora palesemente il netto contrasto tra le varie anime del Pd settimese. Una polvere finora lasciata forse per troppo tempo sotto il tappeto.

Inoltre, la Fondazione Pds guidata da Dino Sportiello è proprietaria delle strutture per allestire la Festa che, ogni anno, affitta alla sezione Pd di Settimo. Chiara Gaiola, segretaria della sezione settimese, aveva dovuto arrendersi e adeguarsi alle richieste di Sportiello di un ritocco al costo di noleggio delle attrezzature, mai avrebbe immaginato che la Fondazione aveva già presentato la richiesta di occupazione del parco. Così, dopo essersi confrontata all'interno del partito per definire le necessità economiche per l'allestimento della Festa 2017, presentandosi in municipio per depositare la richiesta si ritrova l'amara sorpresa che qualcuno l'aveva preceduta.

Ora qualcuno auspica che sia il sindaco a dipanare la matassa, ma il primo cittadino da una parte si chiama fuori dalla querelle e dall'altra si augura che prevalga il buonsenso: “Non voglio assolutamente entrare nel merito delle richieste – commenta Fabrizio Puppo -, l'augurio di cittadino ed elettore del centrosinistra è che la questione sia presto dipanata all'interno del partito. Neppure a livello nazionale è chiaro cosa potrà accadere nel partito, anche se dalle notizie delle ultime ore sembrerebbe ci si stia avvicinando al congresso. In questi anni il Pd di Settimo si era sempre distinto in compattezza rispetto alle realtà limitrofe. Evidentemente sono scorie della campagna referendaria, posizionamenti politici. Credo che l'elettore medio del Pd mal digerirebbe una scissione interna. Soprattutto, queste discussioni è bene che non vadano a influire sulla vita amministrativa di questa città”.

Un Pd che alle scorse elezioni amministrative aveva ottenuto uno straordinario 40,5% dei consensi, confermando la granitica tradizione di sinistra della città. Al rinnovo della segreteria la mozione di Chiara Gaiola ha ottenuto il 75% dei consensi, guadagnando la guida del partito sull'area renziana rappresentata da Caterina Greco. La Fondazione Pds di Dino Sportiello è invece a maggioranza Dem. Il referendum e le vicende nazionali hanno evidentemente acuito le tensioni interne, ora il Pd settimese è veramente sull'orlo della scissione.

Flavio Giuliano

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