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Politica | 16 febbraio 2017, 06:00

Elezioni Chivasso: alle primarie per il Pd anche un ex consigliere di An?

Il sindaco uscente Libero Ciuffreda e l'assessore regionale Gianna Pentenero gli chiedono la disponibilità, Roberto Zollo deciderà in giornata. Shock nelle segreterie regionali e provinciali rimaste all'oscuro di tutto

Roberto Zollo ai tempi in cui ha interpretato il ruolo di Abbà del Carnevale Storico di Chivasso

Roberto Zollo ai tempi in cui ha interpretato il ruolo di Abbà del Carnevale Storico di Chivasso

Il centrosinistra ha scelto il proprio sindaco. E' Roberto Zollo 52 anni di professione commercialista, ex consigliere di Alleanza Nazionale e presidente del Consiglio comunale con il sindaco Andrea Fluttero. Sì proprio così, non è un errore di battitura, nessun refuso. Lui che già, come più logico, si era proposto con il centrodestra e aveva ricevuto sostanzialmente un elegante “No grazie”, si è preso un paio di giorni per decidere. Quelli vicini a lui dicono che l'uomo, seppur rimasto spiazzato, non avrebbe nascosto una certa soddisfazione per la richiesta, per cui sarebbe più orientato a dire “Sì”.

Se il Pd chivassese voleva sorprendere tutti e scompaginare le carte sembra proprio che sia stato accontentato. Alcuni hanno ironicamente commentato sul coniglio bianco uscito dal cilindro “un po' troppo scuro”.

Quella di Zollo sarebbe stato una decisione emersa nei giorni scorsi da un colloquio tra il sindaco uscente Libero Ciuffreda e l'assessore regionale Gianna Pentenero. L'annuncio della candidatura dovrebbe avvenire questa sera, giovedì 16, durante l'assemblea degli iscritti convocata alle 21 in sala consigliare. Se Zollo accetterà e se le segreterie regionale (Davide Gariglio) e provinciale (Fabrizio Morri) lasciassero fare, è da prevedere un acceso dibattito, per usare un eufemismo. Morri ha già pubblicamente esternato la sua disapprovazione avanzando la candidatura della stessa Gianna Pentenero, di Casalborgone ed eletta proprio nel Chivassese, che tuttavia a più riprese ha dichiarato espressamente di non volersi candidare. Non vuole evidentemente precludersi una carriera politica che la potrebbe, anche presto, portare ben più in alto. Ma d'altra parte, come ha espressamente dichiarato Morri, in una situazione del genere “Per evitare il massacro dovrebbe fare un sacrificio per una città che le ha dato tanto”.

Il pedigree dell'ex Abbà del Carnevale Storico, molto conosciuto a Chivasso anche per il suo impegno sociale in Telethon, non è dunque gradito alle segreterie torinesi, certamente neppure a Gariglio che non potrebbe abbandonare il vicesindaco Massimo Corcione, come lui renziano della prima ora, già manifestamente candidato alle primarie (che dovrebbero tenersi intorno al 12 marzo, ma a questo punto tutto può succedere), come pure l'assessore al Bilancio Claudia Buo e l'assessore ai Lavori Pubblici Claudio Castello e che potrebbero rientrare in gioco ede essere i competitor alle stesse primarie se non andasse in porto la candidatura di Zollo.

E dire che all'interno del Direttivo del Pd chivassese i malumori già serpeggiavano da tempo, motivo le decisioni decisione amministrative importanti per la città prese dal sindaco e pochi intimi lasciando all'oscuro il partito; come nel caso della tentata fusione con Castagneto Po e di Wastend, per citarne solo un paio. Su quest'ultima scelta: apriti cielo. Anche perché, con l'attuale segreteria, guidata da Gianni Pipino (molto vicino al sindaco Ciuffreda e a Gianna Pentenero), Roberto Zollo avrebbe tutte le carte in regola, o per meglio dire i voti, per vincerle quelle primarie.

Flavio Giuliano

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