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Economia e lavoro | 21 maggio 2017, 07:30

Cos’è Assonline, l’associazione torinese che intende promuovere l’azionariato diffuso

A fine mese verrà discussa alla Camera la proposta di legge riguardante la promozione dei piccoli azionisti presentata da Marco Miccoli e da altri 8 deputati

Cos’è Assonline, l’associazione torinese che intende promuovere l’azionariato diffuso

L’obiettivo della proposta di legge che verrà discussa verosimilmente verso fine maggio è quello di promuovere la rappresentanza dell’azionariato diffuso nei consigli di amministrazione delle società quotate che operano nei settori di pubblica utilità. Ad appoggiarla vi è soprattutto un’associazione torinese, la Assonline, Azionisti Dipendenti del Gruppo Italiaonline.

L’associazione di dipendenti, ed ex dipendenti ora in pensione,  di Italiaonline è nata il 21 marzo del 2015, in seguito alla salvezza dal fallimento di SEAT Pagine Gialle tramite un concordato preventivo e l’acquisizione di questa da parte di Italiaonline. In opposizione alla mentalità passiva e fatalista di altri ambienti impiegatizi italiani, i soci si sono impegnati, e quotidianamente si impegnano, nella creazione di strumenti innovativi per la prevenzione di quei fenomeni – tra i quali il profitto a breve – che, proprio recentemente, hanno condotto l’azienda a sfiorare la bancarotta. Lo scopo di Assonline è, allora, quello di accorciare la distanza che intercorre tra l’Italia e il resto d’Europa – ed esempi lampanti ne sono la Germania e la Francia –, dove l’azionariato dei dipendenti non rappresenta un’eccezione, bensì la norma. È, quindi, opportuno inserire, all’interno delle aziende, una mentalità differente nei confronti del dipendente, che deve considerarsi come cosciente delle proprie potenzialità e capace di avere voce in capitolo nelle assemblee degli azionisti e nei consigli di amministrazione: il dipendente figura, così, come l’alleato fondamentale di una sana economia aziendale, perché interessato alla continuità e alla salute dell’impresa.

Assonline, pertanto, in collaborazione con Asati, l’associazione degli azionisti dipendenti di Telecom, condivide l’impostazione strategica della proposta di legge, la quale punta a: garantire ai piccoli azionisti, anche dipendenti, presenza e rappresentanza negli organi sociali; facilitare l’esercizio dei diritti sociali non patrimoniali; assicurare il riconoscimento e il rafforzamento dell’associazionismo come strumento primario per gli azionisti al dettaglio.

La nomina di un rappresentante dei piccoli azionisti consentirebbe, inoltre, di: contribuire a un allargamento di prospettive, dando voce a istanze più ampie rispetto a quelle prettamente economico-finanziarie; garantire la parità di informazione tra le diverse categorie degli investitori di riferimento; riconoscere parità di mezzi e strumenti nella tutela dell’interesse sociale.

Roberta Scalise

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