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Eventi | 30 giugno 2017, 15:50

I nuovi aspetti della responsabilità sanitaria

Se ne è discusso oggi in un convegno a Torino. Saitta: “Garantire la sicurezza delle cure e ridurre i costi della medicina difensiva”

I nuovi aspetti della responsabilità sanitaria

Il British Medical Journal l’ha definita una delle migliori a livello europeo: è la recente legge 24/2017 che introduce norme in materia di responsabilità sanitaria e rischio clinico.

I nuovi aspetti della responsabilità sanitaria sono stati affrontati oggi nel corso di un convegno organizzato dall’assessorato regionale alla Sanità che ha visto la partecipazione di un folto pubblico di operatori delle professioni sanitarie.

Al convegno, che si tenuto nell’aula magna dell’Università, alla Cavallerizza Reale, era presente il relatore della legge, l’on. Federico Gelli. I lavori sono stati aperti dai saluti del professor Umberto Ricardi, vicedirettore vicario della Scuola di Medicina dell’Università di Torino e dall’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta.

E’ un momento di riflessione su una legge importante che giunge dopo 15 anni di dibattito sull’argomento. Ora siamo nella fase di applicazione ed è bene che gli operatori siano informati. La legge è un punto di equilibrio tra le esigenze del personale del Servizio sanitario nazionale ed i cittadini. Come dice l’onorevole Gelli, gli obiettivi sono garantire la sicurezza delle cure e ridurre i costi esorbitanti della medicina difensiva che drenano risorse al sistema. Come Regioni, siamo impegnati per un’applicazione uniforme su tutto il territorio”, ha detto l’assessore Saitta.

L’onorevole Gelli ha detto: “La legge è un punto di partenza. Negli anni si è rotta l’alleanza terapeutica tra medico e paziente: i cittadini esigono sempre di più. Esiste una sorta di diritto alla guarigione che ha prodotto un abnorme aumento dei contenziosi e delle richieste di risarcimento, con studi legali molto aggressivi che inducono i pazienti a fare causa. Ma l’obiettivo principale della legge è sul fronte della prevenzione, per ridurre gli errori in ambito sanitario. Fondamentale è la trasparenza dei dati: il cittadino deve sapere il livello di contenzioso di una struttura sanitaria. Ed infine: la cartella clinica deve diventare digitale e tracciabile.”

Tra gli interventi, il procuratore regionale della Corte dei Conti, Giancarlo Astegiano, il procuratore aggiunto di Torino, Vincenzo Pacileo, il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Askl unica di Torino, Roberto Testi, il direttore generale dell’Asl unica di Torino, Valerio Fabio Alberti, il direttore regionale della Sanità, Renato Botti.

c.s.

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