Martedì 11, ore 8, la prima Giunta guidata da Claudio Castello è già al lavoro.
Il giorno prima era stata presentata ufficialmente e pubblicamente in sala consigliare. I cinque assessori si dividono ben 45 deleghe, che se non è di per sé un record poco ci manca. A queste occorre oltretutto aggiungere le cinque deleghe rimaste nelle mani del sindaco: Personale, Polizia Municipale, Partecipate, Anagrafe, Stato Civile. Nel presentare la “sua” squadra Castello non ha nascosto di avere le intenzioni di rappresentare un'epoca per Chivasso: “Nasce per lavorare bene 5 anni e gettare le basi per i prossimi cinque. La città merita una buona amministrazione”.
Mentre Chivasso spera che le buone intenzioni si traducano anche in una buona gestione della cosa pubblica, ci si domanda quale peso abbiano avuto gli equilibri politici rispetto alla composizione del nuovo esecutivo. Un esecutivo che sarà nominato lunedì 17 nella canonica “zona Cesarini” (la legge dà tempo 20 giorni per la convocazione del primo Consiglio comunale in cui il sindaco deve annunciare la composizione della Giunta) e su cui, secondo alcune voci di corridoio, non sarebbe stato così agevole trovare un accordo.
Ma è così, da sempre, le discussioni, le mediazioni, sono proprio il sale della politica. Su un punto, o meglio, su un assessorato il confronto è stato forse più serrato: l'Ambiente. La delega, piuttosto spinosa nella città della mega discarica, ha ballato come la scopa nelle feste di compleanno, fino a terminare tra le mani di Pasquale Centin, dopo essere passata per lo stesso Castello.
Tra la cinquantina di deleghe non c'è quella ai Lavori Pubblici, fatta a spezzatino per lo più concentrato nell'assessorato a guida Domenico Barengo, ma non solo. L'impressione è che lo stesso sindaco Claudio Castello voglia dire la sua in un settore che ha governato nei cinque anni della passata amministrazione.
“Mi sono fatto un po' di esperienza – ha detto nel presentarsi lo stesso Barengo, consigliere uscente dell'amministrazione Ciuffreda -. Sono deciso a fare del mio meglio, con l'aiuto di tutti”. Dopo di lui ha parlato il vicesindaco, Tiziana Siragusa: “Un onore per me far parte di questa squadra. Non sarà facile entrare nel meccanismo comunale, ma mi sento cittadina al servizio della comunità”.
Sono bastate le prime parole per capire chi, tra l'intera compagine amministrativa, avesse maggiormente il “phisique du role”, la stoffa politica per affrontare l'incarico con immediata sicurezza; Pasquale Centin. Giovanissimo assessore al Bilancio nella Giunta guidata dal sindaco Francesco Lacelli, Centin ha rimarcato la sua esperienza, aprendo fin dal suo esordio la prima vera questione politica: “Far parte di una Giunta è azione di servizio e di restituzione. Vedo in sala un competitore politico alla presentazione della Giunta – ha detto Centin riferendosi alla presenza in sala di Adriano Pasteris -, è un segnale importante per una comunità che vuole ricostruirsi".
"Mi auguro si possa trovare comunanza di azioni. Occorre ricostruire il senso di comunità, restituirsi a una città amica”. Una sostanziale ammissione che le passate amministrazioni di centrosinistra non hanno saputo creare un feeling, un legame di simpatia, con i cittadini.
“Partiamo da un bilancio sano – ha invece sostenuto la bocconiana Chiara Casalino, nuovo assessore al Bilancio e ai Tributi -. Il mio obiettivo è poter realizzare il programma, non nascondendo le difficoltà che questo particolare momento storico ci presenta. Difficoltà, ma anche opportunità, soprattutto se si lavora per sfruttare le risorse che lo Stato e, soprattutto, l'Unione Europea, ci mette a disposizione”.
“Non dovrei affatto dire grazie a Castello – esordisce con una battuta Claudio Moretti, il noto e apprezzato cardiologo prestato alla politica -, dopo aver letto la sfilza di deleghe che mi ha assegnato. Tutte deleghe che riguardano le problematiche di tutti i giorni per i cittadini. E' già stata criticata la scelta di avere una delega alla Sanità, considerata vuota, in realtà il Comune può fare molto, indirizzando il servizio sanitario su un percorso più adeguato, migliore. Per quanto riguarda le Politiche Sociali, so e mi è stato riferito di un lavoro eccellente fatto da Annalisa De Col, nella passata Giunta. Voglio sottolineare come ci siamo ritrovati tra persone che si stimano e che ora sono diventate anche amiche”.
A chiudere la presentazione il sindaco Claudio Castello che, dopo aver elogiato i componenti della nuova Giunta, ha chiosato con una massima che è apparsa anche un po' sibillina: “Ai bambini si insegna a camminare, a correre si impara da soli”. Qualcuno ricorderà la celebre “Predica” dello chansonnier torinese Gipo Farassino, che si chiude con : “E adesso andate fuori dalle… che mi è arrivata gente in sacrestia”.














