Richard Mason aveva ventidue anni quando ha scritto quell’Anime alla deriva che l’ha reso famoso in tutto il mondo. Caso editoriale, tradotto in ventidue lingue, racconta storie di vite cui è stata negata la possibilità di realizzarsi pienamente, perché a tutti è mancato il coraggio della verità.
Nato a Johannesburg nel 1978, si è trasferito in Inghilterra a dieci anni e ora torna nelle librerie italiane con Il respiro della notte (Codice Edizioni), romanzo al centro del dialogo di giovedì 7 settembre, alle ore 21, al Circolo dei lettori di via Bogino tra l’autore e lo scrittore Francesco Pacifico. È il primo incontro della rassegna Giorni Selvaggi – La grande stagione torinese della letteratura internazionale che porta a Torino, grazie alla collaborazione tra il Circolo dei lettori e al Salone Internazionale del Libro, eccezionali firme dal mondo. Il progetto vede anche la partecipazione preziosa di Scuola Holden, della rete delle Biblioteche Civiche, del Consorzio dei librai indipendenti COLTI e della Rete Torino Libri.
Richard Mason ha ambientato l’ultima opera in Sudafrica, nel luglio 1914. In Europa sta per iniziare la prima guerra mondiale, con i suoi effetti devastanti, e Piet Barol, il protagonista, sceglie di abbandonare il trambusto del mondo civilizzato e il proprio passato per avventurarsi nella più grande e misteriosa foresta africana. Per salvare la sua attività di mobilio di pregio ha bisogno di legname prezioso, e deve essere gratis. Le guide bantu che ha scelto, però, hanno i loro motivi per accompagnarlo nelle terre dove sono convinti che vivano gli spiriti dei loro antenati. Quello che Piet troverà a Gwadana lo cambierà per sempre, e innescherà una catena di eventi che non potrà prevedere né controllare. E quando ormai il suo potere di persuasione lo avrà abbandonato, Piet dovrà ricorrere a più oscuri e pericolosi mezzi per ottenere ciò che vuole.