/ Politica

Politica | 10 settembre 2017, 07:35

Sotto la pioggia, la difesa della ministra Pinotti "fa acqua" da tutte le parti (FOTO)

Serata piovosa per il ministro della difesa alla Festa dell'Unità. Partitella prima del dibattito con i giovani democratici, costina di mezzanotte in chiusura.

Sotto la pioggia, la difesa della ministra Pinotti "fa acqua" da tutte le parti (FOTO)

La pioggia ha sempre la meglio, anche sugli irriducibili “compagni” veterani della Festa dell'Unità. E così, ieri sera, l'arrivo della ministra della difesa Roberta Pinotti è stato accolto da un pubblico diradato e stanco, probabile segnale degli ultimi colpi di coda della kermesse democratica a una settimana dalla chiusura.

Accompagnata dall'europarlamentare Mercedes Bresso, la ministra è passata dai punti ristoro dello Sporting Dora per il saluto di rito, augurando buon appetito a tutti e scattando foto con i cuochi. Poi, una tappa dai giovani democratici, che le hanno offerto il posto in difesa per due tiri al calcio balilla: una partitella rapida, conclusa subito dopo il primo gol subito.

Più promettente l'orizzonte della difesa internazionale prospettato nell'incontro pubblico. Il consiglio europeo del 22 e 23 giugno scorso ha segnato un approdo fondamentale: si guarda adesso a una cooperazione strutturata permanente (la cosiddetta Pesco) tra gli Stati membri della UE, per una difesa inclusiva.

Siamo a un punto di svolta cruciale tanto quanto l'introduzione dell'euro”, ha sottolineato la Bresso. “L'ipotesi estrema è di dare vita a un esercito europeo unico, in cui confluiscano tutti gli Statu. Porteremo avanti un processo che finalmente possa tornare a parlare alle coscienze”.

Un auspicio rafforzato dall'allarme lanciato dalla Pinotti per le attuali minacce globali, alle quali sarebbe impossibile rispondere come Stati singoli, e che richiedono necessariamente un piano di intervento condiviso. “Il documento sulla Pesco è un segnale di grande maturità per l'Europa: si può davvero fare un salto in avanti puntando anche sul recupero della fiducia da parte dei cittadini. Ma è necessario mettere in moto un processo decisionale democratico che porti alla costruzione di un esercito europeo”.

Ma dove indirizzare gli sforzi dell'Europa? Dopo il vertice di Parigi a fine agosto tra Italia, Francia, Germania, Spagna, Libia e Ciad, lo sguardo è rivolto all'Africa, al bisogno di sicurezza all'interno dei singoli Paesi. Con un pragmatismo che forse adesso ha una marcia in più. “Eravamo quattro donne al tavolo europeo”, ha ricordato la Pinotti. “Il 70% della nostra difesa è al femminile, magari non si tratta di un caso”.

Infine, un focus sulla formazione militare congiunta, un esperimento che può sempre portare alla creazione di legami forti, fondamentali per una difesa davvero comune. “L'Italia potrebbe candidarsi a livello europeo come il Paese più avanzato nel settore”, ha spiegato la ministra. “Ho proposto in sede Onu di creare anche a Torino una scuola di Peacekeeping, rivolta a chi voglia contribuire alle operazioni di mantenimento della pace e interventi umanitari”.

Manuela Marascio

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium