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Immortali | 13 settembre 2017, 06:49

E così domenica 17 i Granata saranno appiedati ed arrabbiati

Insomma, all’amministrazione cittadina, dei tifosi granata, pare non importare più di tanto.

E così domenica 17 i Granata saranno appiedati ed arrabbiati

Domenica 17 settembre, a Torino, non vanno solo in campo Torino e Sampdoria, ma anche il blocco delle auto, per celebrare la settimana europea della mobilità sostenibile, indetto da sa Dio chi, ma prontamente recepito dall’amministrazione comunale, sempre molto attenta a lasciare appiedati i cittadini, e perdonate il sottile doppio senso.

Quello che dà un po’ fastidio è che, per l’ennesima volta, a rimetterci siano i tifosi granata, che si vedono penalizzati da questo provvedimento che al posto di sensibilizzare, indispettisce. Poco conta, che le altre due domeniche programmate per il 2017 cadano una durante la sosta per la nazionale e l’altra in occasione di Juventus vs Benevento. Il loro stadio è a due passi dalla tangenziale e i loro tifosi vengono per la gran parte da fuori, ma fuori fuori intendo, quindi il disagio è veramente ridottissimo. E in ogni caso, sarebbe comunque un secco 3 a 1 per noi, che ci piacerebbe vedere sul campo al derby, non sulle strade. Ne si ha notizia, al momento, di particolari provvedimenti di rafforzamento delle linee di trasporto pubblico in afflusso e deflusso dallo stadio.

Insomma, all’amministrazione cittadina, dei tifosi granata, pare non importare più di tanto.

Quanto al Torino FC, il suo silenzio in proposito è assordante. Ma d’altronde chi se ne frega. C’è il tutto esaurito ogni domenica, quindi se anche una volta il pubblico sarà più scarso, o più mugugnante, pace. Si sa, nel DNA granata la sofferenza è scritta a lettere di fuoco e quindi le lamentele, che sarebbero d’obbligo, si limitano a poche fotografie irridenti, ma nemmeno troppo, la Sindaca, che girano sui social e a cui la Appendino probabilmente non fa nemmeno caso.

Un piccolo passo, non il primo, non l’ultimo, di poca attenzione verso di noi.

Un piccolo segnale, non il primo, non l’ultimo, che il nostro peso specifico si avvicina pericolosamente a quello dei cosiddetti "gas rari”.

Un piccolo avviso, per chi lo vuole cogliere, che a Torino due squadre sono troppe. Ce lo hanno detto negli anni sessanta, con l’abortito tentativo di fusione, ispirato dalla Famiglia. Ce lo hanno ripetuto, col fallimento del 2005, sventato dalla vicinanza temporale con le Olimpiadi e dalle possibili ricadute negative di immagine sulla città e sulla manifestazione, viste le minacce della tifoseria granata di violazioni della tregua olimpica per dare vita a spettacolari manifestazioni di protesta.

Chissà quando sarà il prossimo tentativo di metterci a tacere?

E intanto la situazione della Fondazione Filadelfia è sempre più nebulosa. Ma di questo ne riparleremo nelle prossime settimane. Per adesso scaldiamo i muscoli delle gambe e prepariamoci all’ennesima marcia, questa volta di avvicinamento, all’Olimpico Grande Torino.

A proposito, quando avremo il piacere di vedere una targa come Dio comanda, col nome corretto, fuori dallo stadio?

Domenico Beccaria

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