Entro pochi mesi il mercato del pesce di Porta Palazzo dovrebbe “traslocare” all’esterno.
Il condizionale è d’obbligo perché non è ancora chiaro se questa eventualità si verificherà entro la fine del 2017, come ipotizzato (anzi, addirittura si parlava di ottobre), oppure verso la primavera. Le necessità sono di carattere igienico. Già da tempo i sotterranei dell’attuale mercato del pesce sono inutilizzabili, mentre un anno fa la Procura ha sequestrato, coordinando Asl e Polizia municipale, una partita di pesce avariato stipata proprio nei magazzini, che sono ancora chiusi dai sigilli.
L’idea alla base dello spostamento all’esterno risiede nella necessità di adeguare la struttura attuale, eliminando gli annosi problemi di inflitrazioni nei sotterranei e procedendo con i necessari lavori di ristrutturazione.
“Abbiamo in mente delle proposte – ha spiegato l’assessore al Commercio del Comune di Torino, Alberto Sacco – ma intendiamo discuterle con gli operatori e trovare una soluzione comune”. Massimo riserbo sulle ipotesi, che sarebbero cinque e tutte, al momento, al vaglio dell’assessorato, che dovrebbe formularle ai commercianti prima di renderle pubbliche.
“La situazione è difficile da capire anche per noi – ha commentato Riccardo Prochilo, coordinatore della commissione del mercato di Porta Palazzo –, siamo solo stati avvisati dall’Asl che la sede attuale va chiusa”. Le prime comunicazioni sulla chiusura risalgono in realtà a maggio, con l’invito a trovare una soluzione entro ottobre. Nel frattempo qualche commerciante ha fatto da sé, acquistando dei locali sempre nella zona di Porta Palazzo, pur senza lasciare il banco al mercato del pesce.
“Una delle ipotesi – ha spiegato Prochilo – sarebbe quella di posizionare gli operatori di fronte al PalaFuksas, in un’area che al momento è vuota. Alcuni colleghi però sono contrari. Noi in verità abbiamo chiesto di restare all’interno della struttura attuale almeno fino a fine anno, in ogni caso”. Cosa che sicuramente accadrà dato che, almeno fino a oggi, nessuna comunicazione ha raggiunto i commercianti e potrebbe essere tardi per un trasloco.
Lo spostamento all’esterno, comunque, richiederebbe qualche piccolo lavoro di adeguamento dei nuovi spazi individuati per ospitare i commercianti. Servirebbero infatti prese elettriche e soprattutto tubature: servono acqua corrente e scarichi.
In ogni caso il trasferimento, al di là delle questioni logistiche, potrebbe avere tempi molto lunghi poiché bisognerebbe risolvere anche altre questioni. Alcuni commercianti, ad esempio, avevano acquistato delle celle frigorifere all’interno della struttura attuale: con il trasferimento sarebbero difficilmente utilizzabili o rivendibili.