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Economia e lavoro | 20 ottobre 2017, 07:20

Sci, la Vialattea collabora con la Cina per le Olimpiadi 2022

L'obiettivo è far appassionare i cinesi al "sistema neve", in modo da attrarre nuovi potenziali turisti in Val di Susa. A raccontarlo è stato l'amministratore delegato della Sestrieres Spa, Alessandro Perron Cabus

Sci, la Vialattea collabora con la Cina per le Olimpiadi 2022

La Vialattea arriva fino in Cina. Parliamo del comprensorio sciistico che comprende le piste di Sestriere, Oulx, Cesana, Claviere, San Sicario, Sauze d'Oulx, Pragelato e Monginevro. E che sarà impegnato a collaborare con la Cina per aiutarla a organizzare le Olimpiadi Invernali del 2022.

L’annuncio è stato fatto ieri dall’amministratore delegato della Sestrieres Spa, Alessandro Perron Cabus, durante la conferenza stampa di presentazione dell'inizio della nuova stagione sciistica. "Siamo stati contattati da una grande finanziaria cinese, governativa - ha spiegato - che ci ha scelti a livello europeo per chiederci un supporto per l'organizzazione delle Olimpiadi del 2022, visto che loro al momento sono completamente a digiuno per quello che riguarda questo settore".

"A fine ottobre - ha poi proseguito Perron Cabus - andremo dunque a Pechino (il sito dove si svolgeranno le gare è a 120 km da lì, ndr) per porre le basi di una collaborazione, con l’obiettivo di contribuire alla buona riuscita del loro evento grazie al nostro know how sul 'sistema neve', ma anche di favorire un nuovo business che potrebbe, in futuro, portare milioni di sciatori, cinesi, proprio in alta Val di Susa. Per questo parleremo con gli enti, le agenzie turistiche e i tour operator locali: vogliamo promuovere il nome di Sestriere per portarli nelle nostre valli". "Se l’evento olimpico sarà organizzato al meglio - ha concluso l'ad - noi saremo certamente i primi a poter sfruttare questa potenzialità allargando, e anche di molto, il nostro bacino turistico. Loro sono 1,4 milioni: tra 6/7 anni ci potrebbero essere otto/dieci milioni di cinesi neo appassionati di sci che cercheranno stazioni dove poterlo praticare, guardando ovviamente anche al di fuori del loro paese, magari proprio all'Italia dove questo sport ha una tradizione secolare”.

Cinzia Gatti e Daniele Angi

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