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Cultura e spettacoli | 26 ottobre 2017, 11:48

Giardini reali, il boschetto si riempie di verde e “pietre preziose”

Presentato il rifacimento dell’area adiacente al Giardino Ducale, con l’intervento dell’architetto Paolo Pejrone e l’opera di Giulio Paolini. I lavori si concluderanno il 10 dicembre

Giardini reali, il boschetto si riempie di verde e “pietre preziose”

Sta per riaprire al pubblico il boschetto all’interno dei Giardini reali che, poco per volta, torneranno a essere un patrimonio collettivo della città di Torino. Il progetto, fortemente voluto e promosso dai Musei Reali Torino, grazie ai finanziamenti del MiBACT, è stato realizzato anche grazie alle donazioni della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, con il socio Reale Mutua.

La donazione, che celebra anche i 30 anni della Consulta, consiste in un cospicuo numero di pietre “salvate” dal rogo del 1997, che ha distrutto la cupola della Sindone. Da qui l’idea dell’installazione d’arte realizzata da Giulio Paolini, che troneggia al centro del boschetto, intitolata “Pietre preziose” proprio perché realizzata con quelle pietre che furono modellate secondo il progetto dell’architetto Guarini. E così, tra le preziose macerie siede un personaggio, che può essere Guarini stesso o un qualunque architetto che volge lo sguardo verso la propria opera distrutta ed è già al lavoro per sistemarla.

Ma il progetto di riqualificazione coinvolge soprattutto il boschetto, che è stato recuperato grazie all’intervento dell’architetto Paolo Pejrone, con un nuovo sottobosco che rinverdisce il terreno. “Sono state posizionate 18.000 nuove piante – ha spiegato Pejrone con emozione – per coprire i piedi degli alberi. Abbiamo restituito dignità al luogo”.
I lavori, poi, termineranno il 10 dicembre, quando l’area sarà definitivamente aperta al pubblico e, insieme al Giardino Ducale, già aperto lo scorso anno, costituirà un delizioso spazio per l’intera cittadinanza e per i turisti. “Non è solo una traccia storica – ha sottolineato Enrica Pagella, direttrice dei Musei Reali – ma una risorsa di vita migliore”. E in rapida successione sarà recuperato anche il Giardino delle Arti, dove una parte dei finanziamenti necessari sono stati richiesti attraverso l’8 per mille.

L’anno prossimo, invece, si concluderanno anche i lavori di rifacimento della Cupola della Sindone, un evento che ha emozionato anche l’Arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, che ha tenuto a inviare un messaggio di ringraziamento, letto dall’architetto Sozza. “Come ogni opera d’arte – ha commentato l’Arcivescovo – ci interroga nel nostro esistere”.

“Il nostro scopo – ha aggiunto Adriana Cutis, presidente della Consulta di Torino – è contribuire all’attrattività e alla vitalità del territorio attraverso arte e cultura”. Un intento condiviso anche da Massimo Luviè, condirettore generale di Reale Mutua.  “Crediamo che operare in sinergia – ha commentato – sia importante per valorizzare la fruibilità del patrimonio storico-artistico torinese”. “Siamo orgogliosi dell’impegno dei cittadini – ha aggiunto Viviana Ferrero, consigliera del Comune di Torino – per rendere i luoghi di nuovo fruibili, più se ne fanno carico e più li sentono propri”.

Paolo Morelli

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