/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 03 novembre 2017, 12:10

I commercianti bocciano le istituzioni: preferiscono tagliare gli eventi piuttosto che impegnarsi sulla sicurezza

Coppa: "Si poteva fare di più, soprattutto nel turismo. E il paragone con il resto del Paese lo conferma. La burocrazia è un ostacolo e spesso si è scelto di rinunciare, pur di non rischiare"

I commercianti bocciano le istituzioni: preferiscono tagliare gli eventi piuttosto che impegnarsi sulla sicurezza

Il commercio torinese rialza la testa e guarda al futuro con più serenità, ma resta sul tavolo la questione eventi, condita con quella della sicurezza, insieme a una dura condanna degli imprenditori di settore verso le istituzioni. Se infatti il clima di fiducia delle imprese del settore - complice l'avvicinarsi del Natale - è in miglioramento dal 54,7 al 55%, così come l'andamento dei ricavi (in miglioramento dal 47,9 al 48,2%) e la prospettiva occupazionale, il nervo scoperto riguarda appunto il binomio turismo-sicurezza. Più di un'azienda su due giudica infatti inadeguate le politiche adottate dalle istituzioni per la salvaguardia e il mantenimento dell'ordine pubblico. E un'impresa su tre nel turismo e nel dettaglio dichiarano di aver visto una diminuzione degli eventi sul territorio in un anno e questo ha inciso negativamente sul loro giro d'affari. In mezzo, questa la critica fatta dai commercianti, una scelta di cancellare o spostare eventi piuttosto che affrontare il tema sicurezza, causando però un danno di immagine verso l'esterno.

"La ripresa c'è, ma è molto lenta - spiega Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Torino - soprattutto nel comparto no Food e abbigliamento. Il turismo invece dà dati più positivi sia per la fiducia che sui dati reali. Ma a confronto dei risultati nazionali la performance è inferiore, per quanto in crescita. Questo vuol dire che si poteva fare di più".

Dunque sono i grandi eventi che hanno mancato di far sentire il loro effetto-traino, "ma anche eventi medi, come Cioccolato' - aggiunge Coppa - o piccoli, messi in difficoltà dalle limitazioni della burocrazia". "Serve un maggiore coordinamento sugli eventi tra gli addetti ai lavori e le istituzioni, non solo Torino. Altrimenti, per non correre rischi, si preferisce rinunciare agli appuntamenti. Ma non possiamo limitarci per paura o per burocrazia".

"Anche in occasione di Artissima ed eventi simili, una volta si facevano dei tavoli di concertazione per sfruttare i negozi come vetrina promozionale - conclude Coppa -. Ora questo manca. E adesso anche su Cioccolato', che era simbolo di eleganza e di promozione per la città, sappiamo poco. Manca, non solo con il Comune, la forza propulsiva di saper spingere tutti insieme un evento in condivisione".

Massimiliano Sciullo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di TorinOggi.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium