La mostra ha un titolo provocatorio che distorce il termine transavanguardia in Transavant-garbage, perché parla dei rifiuti. Già artisti del calibro di Daniel Spoerri o Jean Tinguely si sono occupati dei materiali di scarto prodotti dalla frenetica società dei consumi. Qui ne possiamo conoscere e ammirare una versione e una visione "altra".
Marisa Laurito guarda con smarrimento i cumuli di rifiuti che feriscono con i loro roghi le tristemente note alle cronache "terre dei fuochi". Ci fa scoprire che queste terre così ferite sono purtroppo ovunque e segnano contraddizioni e assurdità. Accosta in Healthy Food proposte salutiste a una discarica abusiva o pone i rosei sorrisi di due bimbe, felici di gustare un gelato, sull'assurdo sfondo di cassonetti traboccanti immondizia in Granita al limone.
Di questi aspetti del sociale che non solo trascura, ma volutamente o forse inconsciamente per ignoranza, danneggia l'ambiente e tutti gli esseri lì viventi per interessi egoistici e miopi, dell'acuto dolore causato dalla vista delle rovinate bellezze del nostro territorio, ma anche dell'impegno e della speranza di individuare e mettere in atto una qualche positiva soluzione, ci parlano le fotografie scattate da Marisa Laurito.
È con la sua esperienza artistica cinematografica e di teatro che compone come in una scenografia questi elementi così dissonanti. Una tranquilla mamma in dolce attesa in Caraibi italiani su una spiaggia del litorale occupato da una fabbrica chimica che scarica in mare le scorie delle sue produzioni e una famigliola che in Pic Nic fa merenda al mare di fronte alle ciminiere delle fabbriche e delle raffinerie.
L'amara ironia, quasi sarcasmo, di fronte alla "grande bellezza" di una Roma "capoccia" invasa dai topi è interpretata da un Renzo Arbore un po' folletto un po' troll nel Clarinettista magico.
La cruda verità del corpo martoriato dal male di questi tempi moderni - un male il cui nome si pronuncia con riluttanza: cancro, tumore - posa crocifisso in Pasqua...Sia davanti alla cancellata di un altro stabilimento che ci avverte del pericolo di radiazioni emanate dalle sue lavorazioni. Qui riconosciamo una modella d'eccezione, vediamo il coraggio di Rosalinda Celentano che sfida gli stereotipi estetici del tipo "american beauty" per offrirci la dolente forza cui aggrapparsi per continuare a vivere.
Da questa versione anomala della Croce sorge tuttavia una speranza, che l'artista ripone nella Cultura ben rappresentata da due personalità di spicco come Piera Degli Esposti e Dacia Maraini. Quest'ultima, va sottolineato, riceverà il 29 novembre di quest'anno il prestigioso premio Pannunzio al Circolo della Stampa. Questi due personaggi femminili brindano attorniati da pile di libri in "Con la cultura non si mangia" ma si può volare, un brindisi nel segno di Schoepenhauer che decretò i libri "banchieri dei tesori del mondo", come gli "uomini libro" di "Fahrenheit 451", il romanzo di fantascienza di Ray Bradbury del 1953 da cui fu tratto nel 1966 l'omonimo film di François Truffaut, ben testimoniano.
C'è la speranza che sempre più persone, come in Senza Stato, libera interpretazione del "Quarto stato" di Giuseppe Pellizza da Volpedo, siano attive nella quotidianità di ciascuno per dedicarsi a migliorare il mondo in cui viviamo, come in Ricicliamoci, dalla palese virtuosa finalità, e come La Madonna in bicicletta, che quietamente ci invita a riscoprire una dimensione e un ritmo di vita più umani.
Marisa Laurito non si limita a puntare il dito in uno sterile "j'accuse", ma vede con ottimismo le possibilità di riscatto e salvezza di vita e ambiente, purché l'impegno sia di tutti, fattivo e tempestivo: si può fare!.
GALLERIA NARCISO
Inaugurazione lunedì 27 novembre 2018
Apertura dal 28 novembre 2017 al 20 gennaio 2018
Orario da martedì a sabato dalle ore 16 alle 19,30
Tel 011543125