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Attualità | 17 marzo 2018, 11:44

Primi 10 anni di attività per iFasti, che questa sera festeggeranno sul palco dello sPAZIO211

Anniversario per la band torinese e le loro “parole scomode accompagnate da beat elettronici”

Primi 10 anni di attività per iFasti, che questa sera festeggeranno sul palco dello sPAZIO211

iFasti si definiscono “parole scomode accompagnate da beat elettronici, un viaggio teatrale nei mali del mondo”. La band torinese, infatti, composta da Rocco Branucci alla voce, Andrea Granato alla chitarra, Federico Bosi e Roberto Bagaini al basso e al computer, nasce dalle ceneri di uno dei gruppi più longevi e coerenti della scena musicale nazionale DIY – Do It Yourself: Seminole.

Gruppo con un passato personale caratterizzato da attivismo, protesta, associazionismo culturale e collettivi sociali. Concluso quest’ultimo progetto, nell’inverno 2008 tre dei suoi quattro componenti hanno dato alla luce la band iFasti, appunto, dalle composizioni irriverenti che “arrivano dritte allo stomaco”. Nel novembre 2009 esce il primo EP, Lei si è alzata dal sordo mormorio, di cui alcune canzoni sonorizzano il video indipendente, “Epidemia Chimica”, a opera del regista Umberto Ponti.

Allo stesso anno risale anche la compilation autoprodotta Un disco grezzo, un disco che ci impegna, la quale vede la collaborazione di quindici band torinesi unite dall’intento di prendere posizione circa temi sociali di grande rilevanza, tra cui l’uso di psicofarmaci per la cura dei bambini e la discriminazione violenta riservata agli immigrati.

Il primo LP, invece, è pubblicato nel 2010: Ovatta è completamente arrangiato, registrato e mixato da iFasti. Nel dicembre del 2011, ancora, quest’ultimo pubblica Morula, un vero e proprio esperimento: un EP ibrido, composto da tre canzoni, quattro racconti e molteplici immagini. Un disco concepito all’improvviso e registrato in modo subitaneo, e in una sola notte, nel corso di alcuni live tra l’Emilia Romagna e la Liguria.

Il 2012 vede i componenti del gruppo tra gli interpeti della colonna sonora virtuale del libro La Faglia, di Massimo Miro, e tra quelli delle musiche di OFF. In viaggio nelle città fantasma del Nordovest, opera letteraria di Marco Magnone.

Dal vivo, iFasti alterna concerti elettrici a performance di pura sperimentazione, sonorizzazioni di libri o pellicole e reading. In questi primi dieci anni di carriera, inoltre, la band ha condiviso il palco con nomi quali Titor, I Treni All’Alba, Fine Before You Came, C.G.B., Lo Stato Sociale, Uochi Toki, Luci Della Centrale Elettrica, Kina, Karl Marx Was a Broker, e molti altri, prendendo anche parte a importanti appuntamenti come “Era Spaziale Festival”, “NoFest!”, “Punk Monster Fest”, “If The Bomb Falls” e il “DIY Yeah Fest”.

L’ultimo album, Palestre, prodotto da 211dB, è stato pubblicato nel 2015 ed si configura come “un disco intenso, uno di quelli in cui le parole hanno davvero forza e sanno raccontare delle storie”. Gli inediti sono, infatti, una vera e propria critica radicale della società contemporanea, che si manifesta attraverso varie forme: dal cantato recitato dall’impronta indignata a un sound elettronico post-rock/alternative.

Le Palestre de iFasti stimolano, quindi, la mente, e arricchiscono coloro che ascoltano i brani con testi impegnati e impegnativi, una musica ricercata e quella voglia di non rientrare nella cornice di nessuno schema, per abolire le strutture.

Canzoni che questa sera animeranno la festa per il decimo anniversario della band allo sPAZIO211, a partire dalle ore 21.30.

Roberta Scalise

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