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Economia e lavoro | 09 aprile 2018, 18:26

PMI torinesi e francesi insieme per viaggiare in tandem sui binari della TAV (FOTO)

Accordo in vista che le aziende del territorio con le loro "colleghe" francesi per fare squadra e puntare ai bandi per la Torino-Lione. Sul piatto, almeno 250 milioni di euro tra impiantistica e opere edili complementari

PMI torinesi e francesi insieme per viaggiare in tandem sui binari della TAV (FOTO)

Portare le piccole e medie imprese nel novero di quelle che possono ambire a collaborare alla realizzazione della Tav, dunque ai bandi di assegnazione dei lavori. Dall'unione industriale di Torino si sviluppa l'iniziativa che vedrà nei prossimi giorni una ventina di realtà torinesi partire alla volta della Francia per conoscere (ed eventualmente stringere partnership) con PMI transalpine.

Si stimano circa 250 milioni di valore complessivi per i bandi che possono diventare accessibili alle aziende della "squadra" dell'Unione Industriale e Collegio Costruttori. Dei 12 cantieri operativi complessivi, ciascuno diviso in lotti, le competenze più "sabaude" possono riguardare interventi legati all'impiantistica (che comunque arriverà dopo), ma senza dimenticare la cantierizzazione e le misure degli impianti di sicurezza.

Dal punto di vista delle costruzioni, si spazia dalla preparazione propedeutica dei siti allo smarino, fino alle opere complementari a quella che è la lavorazione vera e propria del tunnel. Un impegno importante riguarderà la destinazione dei metri cubi di materiali "scavati", una minima parte dei quali finiranno in due discariche già individuate in Italia.

Il vertice si terrà in Francia giovedì, 12 aprile, per la precisione a Chambery. Sarà la cornice per incontri sia uno a uno che di gruppo. Una finestra importante per permettere alle aziende nostrane a lavori che per buona parte si svolgeranno in territorio francese. L'identikit delle imprese torinesi (una ventina in tutto) hanno fatturato medio dai 5 ai 20 milioni, con punte di 45 è un numero medio di dipendenti fino a 120 unità.

La sfida successiva, cui le aziende torinesi si candideranno ulteriormente, sarà legata ai lavori che saranno competenza di RFI. La speranza è una spinta al settore dopo i danni di una crisi che ha colpito l'edilizia con quella che è stata quantificata come un'incidenza da "1200 Embraco".

Massimiliano Sciullo

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