L’Accademia Platonica delle Arti per lo Studio, la Ricerca e la Formazione di Torino è lieta di presentare la psicanalista Sylvie Sesé-Leger che arriva direttamente dalla Francia. L’appuntamento è fissato sabato 28 aprile alle 15.30 in via Vittorio Amedeo 11 a Torino dove si potrà incontrare l’autrice e psicanalista ed assistere alla presentazione del suo volume Storia di una passione. Un percorso psicanalitico.
Intervengono Rossella Giacometti, Presidente dell’Accademia Platonica delle Arti per lo Studio la Ricerca e la Formazione; psicologa ad orientamento freudiano e Alessandra Guerra, direttrice della collana Libertà di psicanalisi, Edizioni ETS
Sylvie Sesé-Léger racconta il suo itinerario nel mondo psicanalitico: dalla pratica alle associazioni, fino all’esperienza della passe, che ha avuto modo di praticare fin dalla sua prima elaborazione ad opera di Jacques Lacan. Narrando il suo percorso psicanalitico, Sylvie Sesé-Léger mostra quanto questo cammino sia indissolubilmente legato alla passione per la psicanalisi, di cui questo testo costituisce la storia.
Sylvie Sesé Leger è psicanalista, Analyste de l’École all’interno dell’École Freudienne de Paris, già presidente della Société de Psychanalyse Freudienne. Ha scritto molti articoli in numerose pubblicazioni: L’Identité sexuelle. Sur le trassexualisme, AFI, 1996; Invention du féminin, L’Extrême droit, Le Malaise adolescent dans la culture, CampagnePremière/, 2000, 2001, 2005) e ha pubblicato nel 2008 L’autre féminin presso lo stesso editore. Ha pubblicato anche numerosi articoli in differenti riviste (La revue française de psychosomatique, Scilicet, Apertura, Sigila, Les Lettres de la SPF Les Lettres de la SPF).
Dalla prefazione: Una passione, qualunque essa sia – amorosa o intellettuale –, ignora le mezze misure, la moderazione: essa confina col sublime, o addirittura col tragico, ed implica sempre lacerazioni e sofferenze. Nelle pagine che seguono, Sylvie Sesé-Léger ci racconta, con sobrietà e precisione, una sorta di storia-reportage, che forse non riguarda tanto il modo in cui lei è stata presa dalla passione per la psicanalisi, quanto piuttosto come una passione, quella della psicanalisi, così come gliel’ha fatta incontrare Jacques Lacan – alla nostra autrice, come ad almeno due generazioni di psicanalisti –, si sia impadronita di lei, senza mai abbandonarla per quasi un quarto di secolo.