Mentre la politica, pur con qualche distinguo, si è detta favorevole all'ipotesi di riportare i Giochi a Torino nel 2026, c'è chi si dichiara assolutamente contrario all'idea di Olimpiadi bis sotto la Mole.
E' il Coordinamento No Olimpiadi 2026 (Cono), che riunisce organizzazioni e cittadini contrari all'ipotesi di una nuova esperienza a cinque cerchi, dopo quella di vent'anni fa. Per il Cono i Giochi sono assimilabili alla costruzione della Tav, in cui "sono più gli interessi e i benefici di tipo economico che ne derivano a coloro i quali ne gestiscono la realizzazione che non il valore sportivo". E si sottolineano "le pesanti ripercussioni che ci saranno sulle finanze comunali e sui servizi ai cittadini torinesi", oltre ai danni all'ambiente e al territorio.
Sabato prossimo, 5 maggio, si svolgerà a Torino la prima assemblea pubblica del Cono, che definisce "un assurdo matematico" l'idea di grande evento a impatto zero. Per questo, il Coordinamento invita il Comune e la sindaca Appendino a "non presentare la candidatura al Cio", dicendosi pronto a mettere in campo iniziative per scongiurare l'ipotesi olimpica.