Inaccettabile scaricare le prestazioni sanitarie per le cronicità sul sociale, la scelta della Giunta metterà in serie difficoltà i Comuni oppure, a seconda del reddito, migliaia di famiglie piemontesi. Se questo progetto non sarà modificato ci sarà ancora più precarietà sui fondi a disposizione per le cure destinate agli anziani non autosufficienti.
Oggi in Commissione Sanità, dando voce alle richieste delle associazioni del settore, abbiamo chiesto ed ottenuto il rinvio del piano regionale sulle cronicità. Un passo fondamentale, ma non ancora sufficiente. E' necessario rivedere subito la delibera e redigere immediatamente il regolamento attuativo della legge 10 del 2010 “Servizi domiciliari per persone non autosufficienti” che prevede misure in favore della domiciliarità.
Sanità e servizi assistenziali non possono essere divisi con un colpo di spugna solo per far fronte a difficoltà di bilancio, è inaccettabile far quadrare i conti della Regione andando a toccare i diritti delle persone non autosufficienti.













