Ad oggi i caduti sul lavoro dall’inizio del 2018 sono oltre 260, tra cui alcune morti cruente e dei giovani nella così detta “Alternanza Scuola-Lavoro”. Parte da questo assunto la nuova protesta dei militanti di estrema destra di Forza Nuova, in collaborazione con Lotta Studentesca, il Sindacato SI.N.LA.I. ed il Sindacato AS.SI.A.L. Protesta che si è esplicitata con l'affissione - ancora una volta con un blitz notturno - di uno striscione presso lo stabilimento della Thyssen, tristemente noto alle cronache per la tragica scomparsa dei suoi 7 operai nel dicembre 2007.
“La scelta del luogo dove apporre lo striscione – dichiara il Coordinatore Regionale di Forza Nuova Luigi Cortese, nonché Commissario SI.N.LA.I. per il Piemonte – è simbolica, lo stabilimento ThyssenKrupp di Torino è il simbolo di quella mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro che noi vogliamo denunciare, ma è anche il simbolo della totale assenza dello Stato e la connivenza dei Sindacati Confederali, ad oggi troppo impegnati a fare politica perdendo di vista l’obiettivo di tutela dei lavoratori”.
“Secondo le ultime statistiche – dichiara il Segretario Nazionale AS.SI.A.L., Carmelo Zacame – a differenza del 2017 si registra un aumento non indifferente delle morti sul lavoro. Infatti solo nei primi mesi del 2018 i numeri dei morti sul luogo di lavoro sono esorbitanti, a guidare la classifica troviamo le regioni Veneto, Lombardia, Piemonte, Campania e a seguire la Toscana”.
"Lo striscione di Forza Nuova che stamattina è comparso, e poi rimosso, sui muri esterni della ThyssenKrupp di Torino, contenente una frase ingiuriosa nei confronti dello Stato e dei sindacati confederali, è l'ennesimo episodio intimidatorio e offensivo nei confronti delle organizzazioni dei lavoratori", scrivono i sindacati confederali in una nota congiunta.
"La preoccupante frequenza con cui forze di matrice fascista attaccano costantemente presìdi della democrazia in diverse città italiane, così come è successo stanotte, dimostra una crescente deriva anticostituzionale. Cgil, Cisl e Uil non si faranno intimidire da queste continue provocazioni e aggressioni: continueranno con forza, come hanno fatto in questi mesi, a raccogliere le firme per l’appello “Mai più fascismi” e il prossimo 2 giugno saranno alla manifestazione nazionale antifascista a Bologna".
"Da sempre Cgil , Cisl e Uil sono impegnate a denunciare e contrastare le situazioni di grave rischio per la sicurezza e la salute delle lavoratrici e dei lavoratori, così come a contrattare e rivendicare il miglioramento delle loro condizioni. I sindacati confederali hanno reagito alla tragedia della ThyssenKrupp con una forte mobilitazione che ha coinvolto tutti i luoghi di lavoro e la città, con un impegno mai venuto meno in questi anni, fino al Primo Maggio appena trascorso, che è stato centrato proprio sui temi della sicurezza e della salute".
"Le organizzazioni sindacali hanno denunciato il crescente numero di incidenti mortali e di infortuni, dovuti ai pochi investimenti pubblici e privati in materia di sicurezza e alla dilagante precarietà del lavoro. Su questi temi Cgil Cisl Uil di Torino preparano la mobilitazione da tenersi nel prossimo mese di giugno, per denunciare pubblicamente che non si può continuare a morire o ammalarsi sul lavoro".