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Politica | 24 maggio 2018, 09:15

Centro destra, Pichetto: “In Piemonte restiamo uniti”

Il coordinatore di Forza Italia conferma l’alleanza con Lega e Fratelli d’Italia. E sulla giunta Chiamparino il giudizio è netto: “ha fermato lo sviluppo della regione”

Centro destra, Pichetto: “In Piemonte restiamo uniti”

Se a Roma bisogna fare i conti con tuoni e fulmini, a Torino il cielo al momento è sereno. Con qualche nuvola all’orizzonte ma sereno. Almeno per ora. Lo assicura Gilberto Pichetto, neo eletto senatore di Forza Italia e coordinatore azzurro per il Piemonte. “Fino a questo momento Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia in Piemonte come nelle altre regioni, fanno parte di un’unica coalizione” rassicura il politico biellese. “Abbiamo sempre ragionato con questo schema e così faremo anche in previsione del 2019” quando i cittadini saranno chiamati a votare per il Parlamento Europeo ed a rinnovare il consiglio regionale. “Naturalmente bisognerà trattare sugli equilibri tra i tre partiti” aggiunge.

Senatore Pichetto, rimane il fatto che, se il progetto varato da Di Maio e Salvini va in porto, voi a Roma siete all’opposizione...

“E’ vero, siamo all’opposizione ma abbiamo detto che siamo pronti a votare cosa deciderà il governo. Ci adegueremo al loro comportamento con un’opposizione costruttiva”.

E’ davvero possibile che lo scatto in avanti della Lega per governare con i 5 Stelle non abbia ripercussioni in ambito locale?

“Sono ancora convinto che quello attuale sia lo schema corretto. In ogni ambito siamo al governo – o all’opposizione – insieme alla Lega. Bisognerà concordare con gli alleati la candidatura a presidente della Regione e gli equilibri tra le forze ma, ripeto, ad oggi non ho motivo di sciogliere la coalizione, i rapporti sono ottimi”.

Lega e grillini nel loro programma hanno inserito una revisione del progetto della Tav. Quale è la vostra posizione?

“Siamo assolutamente contro il blocco del progetto. Se per revisione si intende apportare degli aggiustamenti tecnici ci può andare bene, se invece si vogliono fermare i lavori non siamo per nulla d’accordo. Noi abbiamo chiesto alla Lega di difendere questa parte fondamentale del nostro programma”.

Parliamo delle Regionali 2019. Non è un mistero che Alberto Cirio e Claudia Porchietto aspirino alla poltrona di Chiamparino. Sarà uno di loro il candidato che Forza Italia presenterà alla coalizione di centro destra?

“Noi abbiamo dei personaggi politici in grado di guidare il Piemonte nella prossima legislatura e li proporremo agli alleati. Quando sarà il momento ci sarà un vertice ad Arcore per decidere il candidato di Forza Italia, io sono solamente... il direttore della filiale”.

Come giudica l’operato della giunta Chiamparino?

“Ha fermato il Piemonte, sotto l’aspetto del cambiamento strutturale, per cinque anni. L’amministrazione di una regione si caratterizza per leggi e regolamenti volte a favorire il territorio: noi, parlo del Piemonte, stiamo perdendo terreno rispetto a tutto il Nord. Onestamente pensavo che il vincente (a sfidare Chiamparino per il centro destra fu proprio Gilberto Pichetto, ndr) fosse molto più forte, credevo avesse la capacità di creare e da cittadino piemontese mi auguravo che fosse così. Invece prima erano “torinocentrici” ed oggi sembrano appaiati alla giunta comunale di Torino, gestori di un declino che non ha nulla di felice. Una città, Torino, che si sta arenando su tutto. La capacità decisionale di Milano è mostruosa rispetto a quella dell’amministrazione Appendino, lo stesso si può dire della Lombardia paragonata al Piemonte”.

Senatore, a questo punto è quasi superfluo chiederle un giudizio sull’operato del Movimento 5 Stelle a Torino...

“La giunta Appendino è un vero esempio di improvvisazione”.

Gian Domenico Lorenzet

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