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Attualità | 27 maggio 2018, 17:45

Bocciofila di Piazza Risorgimento a rischio chiusura? I gestori: “Promesse non mantenute”

L'impianto di Borgo Campidoglio è curato gratuitamente da alcuni cittadini del quartiere. Alla base del dissidio l'intestazione delle utenze e l'allacciamento elettrico

Bocciofila di Piazza Risorgimento a rischio chiusura? I gestori: “Promesse non mantenute”

La bocciofila di Piazza Risorgimento, nel cuore di Borgo Campidoglio, rischia di chiudere? A quanto pare sì, almeno in base a quanto affermato da uno dei suoi gestori, Pierfelice Massucco.

L'impianto, curato liberamente e gratuitamente da un gruppo di cittadini del quartiere da un anno circa, dovrebbe rientrare tra i cosiddetti “patti di collaborazione” previsti dal regolamento dei Beni comuni urbani (entrato in vigore ad inizio 2016), ma al momento la procedura è ferma per alcune divergenze tra gestori, Circoscrizione e Comune.

Il nocciolo della questione è legato alle utenze, come spiega lo stesso Massucco: “La discussione con i rappresentanti delle istituzioni va avanti da un po', la bozza di patto che avevamo presentato e che pensavamo definitiva era proprio il frutto di questi incontri. Quando, pochi giorni fa, è tornata indietro modificata con la richiesta di intestarci le utenze non ci potevamo credere perché eravamo stati molto chiari da questo punto di vista; un'altra delle nostre richieste consisteva, appunto, nell'allacciamento dell'impianto all'illuminazione pubblica della piazza”.

Un cambio di rotta che sa di beffa: “Prima del nostro arrivo – sottolinea Massucco - la bocciofila era totalmente abbandonata; ora che l'abbiamo sistemata e la facciamo vivere dovremmo pagare di tasca nostra? A queste condizioni torneremo a fare i cittadini comuni”. Qualche passo in avanti, in realtà, sembra esserci stato grazie ad un recente colloquio con l'assessore Marco Giusta: “Ha parlato direttamente con il Dottor Ubaldo Moruzzi (uno dei gestori, ndr), schierandosi dalla nostra parte e impegnandosi a rispettare la delibera voluta da lui stesso”, conclude.

La delibera in questione (la numero 02341 del 2017), all'articolo 3 indica che “il Dirigente con competenza prevalente, compatibilmente con le disponibilità di bilancio e comunque per un limitato valore economico complessivo che si ritiene debba essere non superiore ai 2000 € annui a patto, potrà mettere a disposizione della realizzazione del patto i costi relativi alle utenze e/o beni strumentali e materiali di consumo acquistati dall'Amministrazione e ritenuti necessari per la realizzazione delle attività previste”.

Sulla questione è intervenuto direttamente anche il presidente della Circoscrizione 4 Claudio Cerrato, coinvolto fin da subito sul futuro della bocciofila: “In questo caso non possiamo inventarci nulla, esistono vincoli normativi ai quali non è possibile sottendere: il regolamento comunale ci vieta categoricamente di accendere nuove utenze; se vorranno, dovranno farlo a livello centrale anziché scaricare il problema sulle nostre spalle”. Su un eventuale allacciamento all'illuminazione pubblica della piazza Cerrato è possibilista ma avverte: “Mi sembra una cosa ragionevole, vedremo se Città e Iren saranno d'accordo ma, per questo, temo che i tempi saranno molto lunghi”.

Nel frattempo, i gestori della bocciofila hanno chiesto e ottenuto per domani, lunedì 28 maggio, un incontro con i rappresentanti di Beni comuni e Circoscrizione per cercare di trovare un accordo tra le parti e sbloccare la situazione.

Marco Berton

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