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Politica | 30 maggio 2018, 16:40

La Regione stanzia 1 milione di euro per sviluppo economico Torino, Pd: "Metà utilizzabile commercianti corso Grosseto"

L'annuncio da parte dei Consiglieri Daniele Valle e Nadia Conticelli

La Regione stanzia 1 milione di euro per sviluppo economico Torino, Pd: "Metà utilizzabile commercianti corso Grosseto"

"La Regione Piemonte ha stanziato 1 milione di euro per l’anno 2018 per lo sviluppo economico e culturale a Torino, di cui la metà è utilizzabile per i commercianti che subiscono le conseguenze negative del cantiere di corso Grosseto e corso Potenza a Torino”. Lo comunicano i Consiglieri regionali del Pd, Daniele Valle e Nadia Conticelli, che hanno interrogato la Giunta regionale sugli aiuti ai commercianti dell’area dove è in costruzione il collegamento sotterraneo tra la ferrovia Torino-Ceres e il passante ferroviario che consentirà la interconnessione con la Stazione di Porta Susa e la più vasta rete di trasporti metropolitani.

“I commercianti"– continuano i consigliere dem – "lamentano che negli ultimi mesi hanno avuto una riduzione del fatturato tra il 30 e il 50 per cento e che, per ora, le richieste rivolte al Comune di Torino di eventuali sgravi o contributi non ha finora dato risposte positive”. L’Assessora al commercio della Regione, Giuseppina De Santis, nella sua risposta ha ricordato che nel Bilancio il stanziamento mirate al sostegno del sistema economico della Città di Torino. “E’ un tema vasto quello degli aiuti ai commercianti nelle zone di cantiere"– proseguono – "che dovrebbe prevedere misure di sostegno per chi subisce la presenza di cantieri regionali, tra queste anche contributi in termini di sgravi fiscali sulle imposte".

"A Torino" – concludono – "andrebbe aperto un tavolo di cantiere insieme ai commercianti, in modo da ridurre al minimo l’impatto sulle attività produttive”.

"Il progetto del tunnel di Corso Grosseto sta accumulando ritardi su ritardi e creando disagi inaccettabili": questo il commento di Federico Valetti del M5S. "L’incontro avvenuto oggi fra azienda appaltatrice, SCR, i comuni interessati dalla ferrovia Torino Ceres, la Regione Piemonte e GTT ha fatto emergere criticità enormi confermando inoltre un ritardo di almeno 6 mesi per l'amianto nel cantiere".

"L'abbattimento del cavalcavia è stato spostato a fine anno ma potrebbe essere ulteriormente prorogato non avendo previsto fin dall'inizio la gestione dell'amianto. Se i tempi previsti sono quelli annunciati da SCR dal 2020 dovrà essere interrotta la Torino Ceres con attestamento dei treni a Venaria per almeno un anno e tutto questo senza una programmazione del servizio dei bus sostitutivi". 

"L’alternativa viaria su Corso Venezia continua ad essere indisponibile, si risolverà solo con un unico senso di marcia in direzione Caselle per tutta la durata del cantiere. Sfuma la possibilità di avere una viabilità alternativa come richiesto dal comune di Torino per evitare i maxi ingorghi che già si stanno verificando. Pare poi completamente tramontata l’ipotesi che prevedeva un treno ogni quarto d’ora a conclusione dell'intero progetto. RFI non può garantirla per problemi di saturazione della linea dal momento che la Torino Ceres si immette direttamente sul passante ferroviario". 

"Sul cantiere pende poi un ulteriore problema: l’azienda appaltatrice ha dovuto andare in deroga con le normative sul rumore ed ora si trova costretta a sospendere alcuni lavori in orario notturno. Su tutto il progetto gravano inoltre pesanti punti interrogativi, non ultimo il ricorso al TAR del Comune di Venaria sulla gestione poco accurata del cantiere. Se dovessero essere accolte le istanze del Comune l’opera dovrà essere sospesa".

Cinzia Gatti

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