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Economia e lavoro | 24 giugno 2018, 14:47

Martedì 26 sciopero e presidio dei bibliotecari dell'Università di Torino

Dalle 14,30 presso il Rettorato dell'Università in Via Vedi 8

Martedì 26 sciopero e presidio dei bibliotecari dell'Università di Torino

Martedì 26 giugno le bibliotecarie e i bibliotecari esternalizzati che prestano servizio nelle biblioteche universitarie di Torino hanno proclamato mezza giornata di sciopero. Presidio dalle 14,30 presso il Rettorato dell'Università in Via Vedi 8.

"La decisione di un atto così forte - spiegano - nasce dalla necessità di richiamare alle loro responsabilità l’Università e la ditta appaltatrice Re.Uni.To riguardo al nostro futuro".

"Il nostro appalto scadrà a dicembre e ancora l’università non ha preso una decisione ufficiale su cosa intenda fare di noi e del servizio che forniamo: il 21 dicembre 2017 siamo intervenuti nel CDA dell’Università e il rettore Ajani ci assicurò il massimo impegno e attenzione da parte dell’ateneo per superare l’assurda situazione di sfruttamento e organizzativa creata dagli appalti giungendo ad una internalizzazione. Da allora non c’è stato alcun atto ufficiale e quindi nessuna risposta alle nostre richieste di un futuro finalmente privo d’incertezze e di un lavoro dignitoso nonché continuativo".

"Essere in appalto nella nostra esperienza ventennale vuol dire in apparenza cambiare solo la dicitura della ditta sul cartellino che  indossiamo durante il servizio, ma in solido molto altro: sempre nel dicembre 2017 la ditta che ci possiede, Re.Uni.To, è stata acquisita completamente dalla cooperativa Coopculture. Ad oggi, nonostante le nostre richieste di assicurazione, ci è dato sapere solo che i nuovi  proprietari intendono sciogliere la Re.Uni.To e quindi che ne sarà di noi? Del nostro reddito? Del nostro lavoro?".

"Viviamo in una situazione schizzofrenica creata ad arte dalle gare d’appalto sempre al ribasso: il subentrare degli esternalizzati nei servizi pubblici ha svuotato gli stessi di capacità operative e organizzative, ma soprattutto ha fatto pagare a noi lavoratori i costi dei tagli e della riduzione dei diritti".

"Non possiamo più accettare queste condizioni di lavoro che si ribaltano sulla nostra vita perciò martedì 26 giugno saremo in sciopero dalle 14 a fine turno e saremo tutte e tutti per un presidio nel rettorato dell’università dalle 14:30 in poi: vogliamo una risposta".

c.s.

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