Un'altra ferita aperta nel mondo del lavoro a Torino e in Piemonte si chiama Csp, l'azienda di consulenza informatica che occupa 600 lavoratori in tutta Italia, di cui 140 soltanto a Torino. Senza dimenticare altre 80 persone che lavorano al Cic di Ivrea, controllato al 100% proprio da Csp.
Lavoratori che però, al momento, stanno ancora aspettando lo stipendio di giugno e dall'azienda hanno fatto sapere che sarà possibile pagare un anticipo (pari al 30%) entro il 20 luglio. Ma su tutto il resto - stipendi futuri compresi - regna l'incertezza. Incertezza rafforzata anche dalle recenti vicende giudiziarie che hanno visto la stessa azienda interessata da tre ordinanze di custodia cautelare (due domiciliari e un obbligo di firma) nell'ambito di un'indagine condotta dalla Guardia di Finanza.
Ecco perché nel pomeriggio di oggi si è tenuto un vertice presso l'assessorato regionale al Lavoro alla presenza dei sindacati e dell'assessore Gianna Pentenero. Riunione da cui è emersa la volontà di chiedere un tavolo urgente al Ministero dello Sviluppo Economico per affrontare il tema. I rappresentanti sindacali della Fiom Cigl (Claudio Siviero), della Slc Cgil (Lara Calvani) e della UilTucs (Francesco Sciarra) hanno espresso preoccupazione per i mancati pagamenti degli stipendi e per l’assenza di chiarezza sulle prospettive future e sulla tenuta occupazionale dell’azienda.
Mentre all'interno degli uffici si confrontavano assessore e sindacati, all'esterno i lavoratori hanno organizzato un presidio. "Abbiamo chiesto alla Regione Piemonte di impegnarsi per attivare un tavolo ministeriale per fare chiarezza sul futuro dell'azienda", dichiara Claudio Siviero, responsabile della Csp per la Fiom-Cgil torinese.