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Economia e lavoro | 20 luglio 2018, 08:22

Unionmeccanica, Consiglio Nazionale a Torino nuovo contratto e welfare aziendale

L'appuntamento per la prima volta si è tenuto in città: è stata l'occasione per raccontare le novità dell'accordo nazionale per le pmi del settore

Unionmeccanica, Consiglio Nazionale a Torino nuovo contratto e welfare aziendale

Una grande prima per la città di Torino e un momento importante per raccontare cosa succede nel mondo delle piccole e medie imprese del settore della meccanica. Si è tenuto nella giornata di ieri - presso il Museo dell'auto di Torino - il Consiglio Nazionale di Unionmeccanica Confapi. Un appuntamento che ha raccolto da tutto il Paese i rappresentanti del settore per il mondo pmi e che, soprattutto, ha aperto una finestra su un modo completamente diverso di fare azienda che sta prendendo sempre più piede.

Alla presenza, tra gli altri, di Antonio Casano - dallo scorso mese di aprile neo presidente di Unionmeccanica Torino e chiamato a fare gli onori di casa - si è infatti prima approvato il bilancio 2017 e il previsionale 2018, per poi concentrarsi su alcuni contenuti importanti del nuovo contratto collettivo nazionale, che introduce alcune novità lungo un cammino di welfare aziendale che già era stato avviato.

Se già esistevano infatti alcuni elementi di welfare sociale, il sostegno economico durante le malattie lunghe e una parte di contributo alle spese scolastiche, ora questo orizzonte si amplia: a cominciare da un contributo di 150 euro all'anno per ogni dipendente per beni o servizi (buoni carrello spesa, buoni benzina e così via). A questo si affianca anche l'introduzione di spese mediche per la sanità integrativa.

"Sono strumenti importanti - commenta Casano - che ribadiscono la nostra volontà di fare impresa stando vicini ai dipendenti, ma anche rafforzando il senso di rete tra le aziende. Passata la crisi, la situazione è sempre molto differenziata, tra chi fa più export e dunque vive una situazione migliore e chi invece ha sofferto un po' di più per una minore propensione sui mercati stranieri. In ogni caso, come associazione, noi vogliamo essere vicini a tutti, supportando le imprese in ogni modo".

Intanto, proprio dal Consiglio nazionale ospitato a Torino è uscito anche un messaggio per l'esecutivo: un’esenzione fiscale più alta per il welfare aziendale e un’accelerazione su tutti gli strumenti utili al rinnovamento delle relazioni sindacale nelle PMI metalmeccaniche. “Chiediamo – ha detto Gian Piero Cozzo, presidente di Unionmeccanica Confapi -, che il valore delle erogazioni in beni o servizi destinate ai dipendenti, oggi esente da Irpef fino a 250 euro all’anno, sia elevato a 1.500 euro. In questo modo il welfare aziendale, che il nuovo contratto nazionale per le PMI metalmeccaniche ha potenziato con la sanità integrativa e altri strumenti, diventerebbe una leva ancora più efficace per la crescita dei salari e lo sviluppo di relazioni sindacali che riescano a coniugare ancora meglio le esigenze dei lavoratori con quelle delle imprese”.

Dal 2016 ad oggi le prestazioni di welfare erogate in Italia attraverso l’organismo paritetico nazionale delle PMI metalmeccaniche (EBM), hanno riguardato circa 10mila imprese per 150mila lavoratori e loro familiari, e 45mila pratiche riguardanti prestazioni sociali, di malattia e di spese alla persona, a cui si aggiungono quelle per le aziende (acquisto di defibrillatori, spese apprendisti, rimborso parziale della quota a carico dell’azienda in caso di malattie del lavoratore).

Unionmeccanica CONFAPI rappresenta circa 40mila piccole e medie imprese metalmeccaniche che occupano oltre 400mila lavoratori; in Piemonte gli occupati sono circa 35.200 collocati in circa 1.300 aziende. Attualmente, Unionmeccanica API Torino raccoglie circa mille aziende associate per un totale di 30mila dipendenti.

Massimiliano Sciullo

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