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Calcio | 01 agosto 2018, 18:40

Bonucci alla Juve, Caldara e Higuain al Milan: affare concluso sull'asse Torino-Milano

I bianconeri riaccolgono il difensore che lasciò Torino sbattendo la porta non più di una stagione fa, ai rossoneri il giovane difensore e il bomber argentino. Dal punto di vista calcistico e da quello emotivo, un'operazione difficile da comprendere per i tifosi della Signora.

Leonardo Bonucci torna a vestire la maglia della Juventus

Leonardo Bonucci torna a vestire la maglia della Juventus

A volte ritornano. Leonardo Bonucci è (di nuovo) un giocatore della Juventus. Sì, lo stesso Leonardo Bonucci che lasciò Torino per andare al Milan sbattendo la porta non più di una stagione fa. Colui che, secondo voci più o meno confermate, in preda ad un delirio di onnipotenza avrebbe contribuito al secondo tempo più disastroso della recente storia europea della Vecchia Signora, nella partita assolutamente meno indicata per svarioni del genere (Cardiff 2017).

Di certo colui che pubblicamente non nascose una certa difficoltà nei rapporti con mister Allegri (ricordate Juve-Palermo?) che gli costò l'esclusione (e lo sgabello) di Oporto, preludio ad una separazione non proprio senza conseguenze. Ora però tutto pare risolto, compreso il feeling ritrovato con il tecnico livornese.

Ritorna Leonardo, pentito sulla via del Cristianesimo Ronaldiano, folgorato dall'apparizione del fenomeno portoghese. Sacrificato al suo posto un giovane, di belle speranze, come Mattia Caldara che vestirà la maglia rossonera dopo aver appena sfiorato quella bianconera. No, non sarà una Juve per giovani.

A proposito di sacrifici se ne va, sempre alla corte del Diavolo, Gonzalo Higuain: 55 gol in due stagioni, due Scudetti e due coppe Italia conquistate con un contributo pesante. Pesante come ogni gol segnato al Napoli, pesante come il gol-Scudetto all'Inter segnato a San Siro che lo introduce di diritto, nei secoli dei secoli, nell'Olimpo juventino. L'arrivo di Cr7 per lui non è stata una buona notizia. Resterà, comunque, nei cuori dei sostenitori che in due stagioni hanno imparato ad amarlo.

Dal punto di vista calcistico e da quello emotivo, un'operazione difficile da comprendere. Era veramente necessaria? La risposta nei bilanci della società. Nonostante ciò, rimane legittima l'amarezza dei tifosi che di certo non vivono di plusvalenze.

Ma adesso, in casa Juve, tocca a Bonucci. Chi scrive già lo vede salire palla al piede sulla propria trequarti a cercare di impostare il gioco o a tentare uno dei suoi lanci illuminanti. Ecco, mettiamola così: il primo lancio non è andato, ora però c'è una seconda occasione che non capita a tutti. Non è il caso di sciupare anche questa.

E soprattutto, se qualcuno legittimamente non sarà contento di rivederlo dalle parti dello Stadium e glielo farà presente, sarà il caso di mandar giù anziché far segno di sciacquarsi la bocca. È il prezzo, anch'esso legittimo, da pagare dopo quanto accaduto nell'arco di una stagione.

Per la cronaca le cifre dell'affare: Higuain al Milan in prestito oneroso da 18 milioni con diritto di riscatto a 36 milioni. Scambio invece alla pari, valutato circa 40 milioni di euro, tra Caldara e Bonucci.

Roberto Vassallo

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