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Attualità | 22 agosto 2018, 10:30

Una bocciofila aperta ai giovani del quartiere, prove di convivenza in piazza Risorgimento

In attesa della firma del patto di collaborazione con il Comune di Torino, ragazzi e pensionati di Borgo Campidoglio si sono incontrati per una partita di bocce collettiva

Una bocciofila aperta ai giovani del quartiere, prove di convivenza in piazza Risorgimento

Non c'è pace per la bocciofila e gli orti urbani di piazza Risorgimento, o forse sì.

L'area, ancora in attesa della firma del patto di collaborazione con il Comune di Torino che regolamenterebbe l'attuale gestione, continua a essere curata liberamente e gratuitamente da un gruppo di pensionati residenti in Borgo Campidoglio. Tra loro, uno dei più attivi è sicuramente Pierfelice Massucco, che nelle scorse settimane aveva segnalato il furto di alcuni cartelli “dissuasori” direttamente dal magazzino.

Uno dei punti più discussi, almeno tra gli habitué, riguarda la frequentazione della cosiddetta area sociale. Almeno fino allo scorso weekend, quando una partita di bocce collettiva ha contribuito a tranquillizzare gli animi: “Alcuni avventori abituali – sottolinea Massucco – sono da sempre contrari a renderla fruibile liberamente al pubblico, in particolar modo ai giovani che frequentano la piazza accusati di essere troppo rumorosi. Qualche giorno fa, quando ci siamo incontrati, sono finalmente riuscito a convincerli sull'utilità di aprirla a chiunque voglia praticare attività adatte come giocare a bocce, fare una partita a carte, leggere un libro o, semplicemente, fare merenda".

"Proprio in quegli istanti, casualmente, sono entrati alcuni ragazzi: ne è nata una partita a bocce che ha visto la partecipazione dei più intransigenti nell'inedita veste di maestri; forse hanno capito che questi ragazzi non sono bestie rare ma stanno solamente cercando qualcosa da fare per passare i pomeriggi, tra l'altro se possono mi danno sempre una mano a pulire o a innaffiare le piante”.

Tutto è bene quel che finisce bene, dunque, e le notizie positive non sono finite: “I pensionati si sono offerti di costruire i paletti su cui installare i cartelli dissuasori sottratti dal magazzino, che ho rifatto personalmente”, continua ancora Massucco annunciando l'intenzione di “proporre iniziative come giornate di pulizia e abbellimento della piazza, accompagnate da una bella grigliata tutti insieme”.

E il patto di collaborazione? La pratica sta vivendo una fase di stallo dovuta ad alcuni cavilli burocratici: “L'ultima comunicazione che abbiamo avuto riguarda la necessità di approvazione da parte del Consiglio Comunale perché si dovrà stipulare un nuovo contratto per l'utenza elettrica del valore di circa 500/600 Euro di spesa".

"Stiamo aspettando con molta ansia - conclude - perché con la firma del patto si potrebbero regolarizzare molte cose”.

Marco Berton

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