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Politica | 06 settembre 2018, 23:37

Appendino: "Su FCA faremo sentire la nostra voce. Il ministero ci darà ascolto"

La sindaca è stata ospite con il governatore Chiamparino della festa della Fiom. "La scomparsa tragica di Marchionne crea un momento non semplice da superare, ma è l'assenza di segnali che preoccupa", dichiara il Presidente della Regione Piemonte

Appendino: "Su FCA faremo sentire la nostra voce. Il ministero ci darà ascolto"

"Ciao Chiara, facciamo un selfie?". È senza dubbio il sindaco Appendino l'ospite che più di tutti gli altri attira le attenzioni del pubblico che partecipa alla festa della Fiom, negli spazi MRF.

Insieme al governatore Sergio Chiamparino è stata invitata a discutere del futuro dell'auto nella nostra città e tra un flash e un caffè preso al bancone, la prima cittadina sorride e dice la sua. Una voce attesa, proprio in ambiente Fiom, dopo numerosi inviti a sostenere la causa dei lavoratori FCA, sempre sospesi tra scenari e incertezze. "Faremo sentire la nostra voce come istituzioni sia per quanto riguarda l'occupazione e gli ammortizzatori sociali, sia per quanto riguarda i progetti e gli investimenti per Mirafiori e per Grugliasco", dice.

E aggiunge: "Col ministero siamo sicuri che troveremo un interlocutore attento, come dimostra l'impegno messo in campo per esempio per Ilva". Proprio la vertenza che ha trattenuto a Roma Maurizio Landini, anche lui invitato alla serata in corso Settembrini.

"Col presidente Chiamparino abbiamo un dialogo istituzionale, su alcune cose non siamo d'accordo, su altre sì - conclude la sindaca - Ma faremo sentire le nostre voci".

"Con quello che era il Piano Italia, tempo fa, si scelse una soluzione tampone per garantire che Mirafiori andasse avanti - ha aggiunto Chiamparino, proponendosi come memoria storica e facendo sorridere la sindaca, più giovane di lui e cui si rivolge chiamandola per nome - ma anche oggi c'è preoccupazione per il futuro di FCA e per gli investimenti".

"La scomparsa tragica di Marchionne crea un momento non semplice da superare, ma dovessi dire che ci sono segnali concreti di preoccupazione non sarebbe giusto", prosegue il Governatore del Piemonte. "Allo stesso modo, però, mi preoccupa il fatto che non ci sono segnali in assoluto. Non ci sono certezze. Lo stesso discorso di Marchionne a Balocco non aveva dato sicurezze. Tutto questo, messo insieme, accresce un quadro di incertezza che è fonte di preoccupazione per Torino e non solo".

Poi aggiunge: "Sarebbe importante se il governo, in continuità con l'impegno profuso per Ilva e con quanto fatto dal governo precedente e da Calenda per Embraco, organizzasse un momento di incontro con l'azienda per fare il punto su tutti gli stabilimenti italiani".

Massimiliano Sciullo

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