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Politica | 19 settembre 2018, 14:34

Olimpiadi 2026, Appendino: "Torino non si è tirata indietro, no ad impegno a scatola chiusa"

"Se si apre un nuovo scenario, allora le tre Regioni mettano nero su bianco le risorse che sono disposte a impegnare e si convochi un tavolo con aziende, sponsor, privati dei territori che vogliano sostenere l'evento"

Olimpiadi 2026, Appendino: "Torino non si è tirata indietro, no ad impegno a scatola chiusa"

"Torino non si è tirata indietro." Chiara Appendino non ci sta e risponde così agli attacchi che hanno indicato in lei e nel M5S locale la causa della fine del sogno olimpico.

Ieri la sindaca di Torino, dopo che Roma aveva stoppato la candidatura a tre per le Olimpiadi invernali 2026, aveva specificato "che in Piemonte, senza il pieno sostegno e l’impegno economico del Governo , non ci sono le condizioni per organizzare i Giochi".

Un punto su cui è tornata oggi la sindaca, dopo che Milano e Cortina hanno annunciato di candidarsi in tandem per i giochi invernali sostenuti economicamente da sponsor privati. Una proposta che non convince la prima cittadina" perché manca di chiarezza".

"Se da parte delle Regioni e dei privati c'è la volontà di impegnarsi finanziariamente - ha proseguito Chiara Appendino - allora si chiarisca prima qual è questo impegno. Se si apre questo scenario, allora le tre Regioni mettano nero su bianco le risorse che sono disposte a impegnare e si convochi un tavolo con aziende, sponsor, privati e gli stakeholders dei territori che vogliano sostenere l'evento e vediamo di che cifre stiamo parlando".

E sulla candidatura a tre la prima cittadina sabauda evidenzia di "non aver mai detto di no al tridente, ma provare a costruire una candidatura a tre è stato un errore".

Cinzia Gatti

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