"Torino non si è tirata indietro." Chiara Appendino non ci sta e risponde così agli attacchi che hanno indicato in lei e nel M5S locale la causa della fine del sogno olimpico.
Ieri la sindaca di Torino, dopo che Roma aveva stoppato la candidatura a tre per le Olimpiadi invernali 2026, aveva specificato "che in Piemonte, senza il pieno sostegno e l’impegno economico del Governo , non ci sono le condizioni per organizzare i Giochi".
Un punto su cui è tornata oggi la sindaca, dopo che Milano e Cortina hanno annunciato di candidarsi in tandem per i giochi invernali sostenuti economicamente da sponsor privati. Una proposta che non convince la prima cittadina" perché manca di chiarezza".
"Se da parte delle Regioni e dei privati c'è la volontà di impegnarsi finanziariamente - ha proseguito Chiara Appendino - allora si chiarisca prima qual è questo impegno. Se si apre questo scenario, allora le tre Regioni mettano nero su bianco le risorse che sono disposte a impegnare e si convochi un tavolo con aziende, sponsor, privati e gli stakeholders dei territori che vogliano sostenere l'evento e vediamo di che cifre stiamo parlando".
E sulla candidatura a tre la prima cittadina sabauda evidenzia di "non aver mai detto di no al tridente, ma provare a costruire una candidatura a tre è stato un errore".