“Paradossale che vi sia chi settimanalmente dichiara la propria vicinanza alla montagna e ai suoi agricoltori e poi fra lupo da una parte e agricoltori e loro animali dall’altra non abbia dubbio con chi schierarsi: con il lupo” lo dichiara Gian Luca Vignale, Presidente del Movimento nazionale in Piemonte, dopo la bocciatura ieri in Consiglio Regionale di una mozione in cui impegnava la Regione a procedere al pagamento di tutti i danni diretti ed indiretti causati dalla predazione dei lupi e ad attuareil Piano di gestione e di contenimento del lupo.
“La presenza sempre più minacciosa del lupo sulle montagne sta mettendo a dura prova la vita degli allevatori d’alpeggio – spiega Vignale- e delle genti delle comunità alpine e più volte è emersa la necessità di intervenire con un piano di contenimento urgente del lupo”.
“Gli allevatori piemontesi, già provati dalle difficoltà causate dalla grave crisi economica che sta stritolando le loro attività, non possono permettersi il lusso di sostenere ulteriori costi aggiuntivi legati alle predazioni dei branchi dei lupi che stanno imperversando in alcune aree della nostra regione – denuncia Gian Luca Vignale. Oltre ai danni materiali per gli animali di allevamento sbranati, si aggiunge anche uno stato d’animo di continua allerta, tale da indurre molti di loro ad abbandonare le proprie attività con il conseguente abbandono dei pascoli, che causerebbe gravi ripercussioni per la salvaguardia del territorio stesso e dell’ambiente”.
“La mia proposta – aggiunge- era evitare che venisse penalizzato chi vive e cura la montagna ogni giorno facendo ingenti sacrifici, garantendo il rimborso dei danni diretti ed indiretti causati dalla predazione dei lupi e attuando il Piano di gestione e di contenimento del lupo, così come avviene negli altri paesi membri dell’Unione europea e nella confinante Francia”.
“Purtroppo invece ieri – conclude Vignale – ha ancora una volta preferito alle richieste del territorio le ideologie”.













