Ancora Torino-Lione: in attesa degli Stati Generali delle Infrastrutture (attesi per venerdì) e di novità dal ministro Danilo Toninelli (che sarebbe atteso per venerdì, ma non ci sarà, con maldipancia crescente del governatore Sergio Chiamparino), il tema della Tav è tornato in Comune, discusso dalla seconda Commissione e dalla Conferenza dei capigruppo, alla presenza del vicesindaco Guido Montanari.
A spingerla, è un ordine del giorno proposto proprio dai Cinque Stelle, che si aggancia all'uscita di Torino dall'Osservatorio e a una serie di dati smentiti e contrastanti emersi nel tempo. "Serve un'analisi puntuale della situazione - spiega la consigliera Viviana Ferrero, M5s - e una sospensione in attesa dell'analisi costi-benefici. Per non trovarci a fare passi in avanti che potremmo scoprire prematuri".
"C'è una profonda linearità in quello che ha fatto la giunta sin dal suo insediamento - ha detto Montanari - abbiamo sempre detto la nostra contrarietà a quest'opera che riteniamo inutile, uscendo appena è stato possibile dall'Osservatorio. Uno spreco incredibile che va a tutela dei nostri cittadini, mentre i fondi potrebbero servire a sanare la vera emergenza: quella del trasporto locale, come dimostreranno presto provvedimenti pesanti sulla qualità dell'aria. Servirebbero interventi che non si fanno perché i fondi vengono destinati a una grande opera di cui non si conosce l'analisi costi-benefici".
"Apriamo un tavolo con le sigle imprenditoriali e i commercianti - ha aggiunto il vicesindaco - per comunicare loro che il nostro territorio ha bisogno di altro e di immediato. Mentre i benefici legati alla Tav, se mai ci saranno, saranno tra decenni. E io confermo che spero non si faccia. La Torino-Lione non può essere la soluzione ai mali della nostra città".














