Insieme a Giobbe Covatta, Ascanio Celestini, Mohamed Ba e agli altri ospiti, sino al 4 maggio Camaleontika racconterà di esodi e spostamenti, accoglienza e rifiuto, amore e guerra, riscatti e speranze, sogni e riflessi in un colorato concerto di linguaggi diversi per ascoltare, ridere, riflettere, condividere e confrontarsi.
Dodici appuntamenti al Teatro Magnetto di Almese, comune della bassa Valle di Susa, tra il 14 ottobre 2018 e il 4 maggio 2019 con spettacoli di teatro, musica e danza pensati soprattutto per riflettere su temi importanti della nostra società in un tempo di mutamenti molte volte condizionati da infondate paure e da egoismi, per abbattere i muri dei pregiudizi, difendere i diritti dei più deboli e contrastare una crescente perdita di umanità.
Al tema della salvaguardia ambientale è dedicato il prossimo appuntamento dell’8 novembre alle ore 21 con “Svalbard, la terra dove nessuno muore”, della compagnia Il Mutamento Zona Castalia, uno studio del territorio artico in quattro moduli che intreccia i linguaggi di teatro, cinema e musica, comprendendo una performance teatrale e un concerto, un album musicale, un documentario e un cortometraggio.
L’Arcipelago delle Svalbard, a 1.300 chilometri di distanza dal Polo Nord, è il luogo dove la popolazione di orsi sorpassa quella umana, dove sementi da tutto il mondo sono conservate sotto il permaforst, dove convivono cittadini di oltre quarantatré diverse nazionalità, dove non ci sono eserciti. Questa creazione è un’esplorazione artistica, sociale, ecologica, umana e politica, incentrata sulle tematiche riguardanti la protezione dell’ecosistema e le conseguenze dei cambiamenti climatici.
In scena ci saranno l’attrice Eliana Cantone con la band Blind Cave Salamander – composta da Fabrizio Modonese Palumbo, Paul Beauchamp e Julia Kent) – che ha curato la colonna sonora del progetto col contributo di Xiu Xiu e Store Norske Mandskor per una produzione de Il Mutamento Zona Castalia in collaborazione con Teatro delle Commedie (Livorno) e Meridiano Zero (Sassari), con regia video e fotografia di Omar Bovenzi, drammaturgia e regia teatrale di Giordano Vincenzo Amato e Gianni Colosimo attore in video.














