Cambio della guardia al vertice di Ape Torino Confedilizia. Il Consiglio Direttivo ha infatti eletto all’unanimità per la carica di presidente del triennio 2019/2021 l’avvocato Pier Luigi Amerio, al posto dell’avvocato Erasmo Besostri.
Il numero uno di Ape Torino Confedilizia ha ringraziato il predecessore per il lavoro svolto durante il suo mandato e ha sottolineato come sia difficile il periodo per il settore immobiliare e sia necessario avere fiducia, fantasia e coraggio, mettere in campo degli obiettivi e proseguire con un progetto che renda il proprietario d’immobile orgoglioso e fiero di esserlo.
Amerio ha poi proseguito ricordando la fondamentale collaborazione con il Collegio Costruttori, gli agenti immobiliari e gli amministratori e l’impegno a proseguire rapporti stretti con le delegazioni, come volano per nuove adesioni e propulsori di nuove iniziative.
Oltre al presidente, il Consiglio Direttivo ha eletto in qualità di vice presidenti: Alberto Badini Confalonieri, Lelio Casale, Annarosa Penna e il tesoriere Chiara Mariotto.
Tra le proposte in essere: prendere contatti con il Sindaco di Torino e il Presidente della Regione Piemonte e l’adesione alla manifestazione “Sì TAV” di sabato 10 novembre. “L’Associazione della Proprietà Edilizia ha deliberato all’unanimità di essere presente ufficialmente alla manifestazione “SI’ TAV” di sabato 10 novembre. L’Associazione ritiene infatti che la Città di Torino debba superare questo momento di parziale immobilismo per mantenere il suo ruolo propositivo di città di cultura e centro turistico di prima fascia. La crescita deve passare attraverso importanti investimenti che comprendano il miglioramento e la velocizzazione delle linee ferroviarie in primis, investimenti sul territorio cittadino di ordinaria e straordinaria manutenzione, nonché di rivalutazione del patrimonio immobiliare esistenti e di quello futuro. Soltanto aiutando l’edilizia, che significa aumenti dei posti di lavoro, lotta alla disoccupazione e aumento dei consumi, si può sperare in un superamento della crisi esistente. Diventa in quest’ottica importante la collaborazione tra tutti coloro che hanno a cuore i problemi della proprietà immobiliare e le istituzioni territoriali. Se ognuno fa la sua parte senza miopie, preconcetti, o posizioni ideologiche arretrate la città ne trarrà sicuro beneficio".