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Economia e lavoro | 28 novembre 2018, 07:04

Il Bitcoin e il suo saliscendi: com’è messa la moneta virtuale?

La febbre Bitcoin in questi anni ha interessato persone di ogni genere: sia i trader esperti, sia chi non sapeva nulla di borsa

Il Bitcoin e il suo saliscendi: com’è messa la moneta virtuale?

Dal 2009, anno in cui il Bitcoin si è diffuso e si è fatto conoscere, la moneta digitale si è vista salire e (soprattutto) scendere inaspettatamente mettendo in crisi chi vi aveva investito. La febbre Bitcoin in questi anni ha interessato persone di ogni genere: sia i trader esperti, sia chi non sapeva nulla di borsa ma si è convinto a giocarci considerandola una fonte di guadagno facile.

La verità, a conti fatti, è che chi della materia ne capisce davvero è stato tanto pronto a comprare, quanto a rivendere, al momento giusto. Il piccolo risparmiatore, invece, si è ritrovato di punto in bianco con un buco nell’acqua, o meglio, nel portafogli.

Ad incidere sui grafici che dominano in Borsa non sono solo fattori economici, ma anche politici, sociali e commerciali e per questo non è di certo un gioco da ragazzi o questione di fortuna guadagnare davvero. É per questo che chi non è esperto di trading dovrebbe forse riflettere sull’investire (comunque poco!) su altro per dilettarsi, attività dove le regole sono precise e matematiche, come i giochi su slotgallinaonline.it.

Bitcoin, un sogno svanito anche nelle sue roccaforti

La cryptovaluta più famosa degli ultimi tempi dopo essere stata oggetto di orgoglio e vanto per chi vi aveva investito, è oggi un sogno svanito anche in quelle città dove aveva avuto maggior successo: una fra tutte quella che è stata denominata la Bitcoin-Valley, Rovereto in Trentino, di cui si era parlato anche alla trasmissione Le Iene.

Gli stessi rappresentanti della crypto-moneta che si erano fatti commerciali della stessa, sembrano ormai aver tirato i remi in barca. Le macchinette per la conversione della moneta, presenti diffusamente in città oggi riportano scritto “fuori servizio” e i negozi e i ristoranti che accettavano il Bitcoin come metodo di pagamento, oggi lo rifiutano.

La motivazione dell’insuccesso e dell’ormai inesauribile crollo della moneta cibernetica è probabilmente dovuto a quell’aura di speculazione al limite della legalità che gli è sempre stata imputata (la tracciabilità era praticamente assente) e ai continui saliscendi in Borsa. Queste, infatti, non sono di certo le premesse di un bene stabile in cui vale la pena investire ed è chiaro anche agli occhi dei meno esperti.

Novembre 2018: com’è messo il Bitcoin?

Il 2018 è stato davvero un anno nero per la cryptovaluta che ha continuato mese dopo mese a perdere di valore. Se nella maggior parte dei casi ormai essa non può più godere della fiducia delle persone, i pochi rimasti sono fermi sulle loro posizioni, mettendo a rischio ancora una volta i propri capitali. Un fatto clamoroso negli ultimi giorni è che in Ohio la moneta è stata dichiarata metodo di pagamento valido per le tasse.

Questo è stata una mossa chiaramente di fiducia visto che il valore della moneta è crollata sotto ai 5mila dollari ormai: che sia una mossa di chi sa che il Bitcoin risalira? O è solo una vana speranza di chi ancora crede in un sogno palesemente ormai infranto? Vediamo come si conclude questo 2018 per la cryptovaluta più famosa al mondo.

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