In Piemonte è boom di richieste REI, il reddito di inclusione che ha come obiettivo il contrasto della povertà. Dal 1°dicembre 2017 sono 33.913 le domande ricevute nei 697 punti di accesso attivati in Regione (279 a Torino e provincia, seguita dal Cuneese con 169. Fanalino di coda Asti con 11).
Da maggio agosto 2018, con 11.476 domande, si è registrato un incremento del 50% rispetto al periodo precedente. Di queste il 96% è stato "preso in carico" alla luce dei requisiti minimi necessari: quelle accolte sono state 16.390 e le carte di credito attivate sono 11.307.
"I dati - ha commentato l'assessore regionale alle politiche sociali Augusto Ferrari - ci dimostrano che il REI va nella direzione giusta, perché va ad intercettare situazioni sociali che altrimenti sarebbero tagliate fuori dal sistema di protezione sociale consolidato e va a colmare le lacune storiche del sistema di welfare".
"L'elemento di criticità - ha aggiunto - è legato al fatto che ad oggi il reddito di inclusione ha una dotazione finanziaria insufficiente rispetto al fabbisogno". Fra le novità degli ultimi mesi, l'ampliamento del Rei ad alcune categorie prima escluse come le persone sole e non all'interno di un nucleo familiare, che ha generato oltre tremila 900 nuove domande. Il 73% sono cittadini italiani, in aumento del 447%, mentre le domande degli stranieri sono salite del 362%.















