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Attualità | 05 gennaio 2019, 10:15

Poesia da ferroviere per lo Scalo Vallino: proposta intitolazione a Gianmaria Testa

Nel testo della mozione, presentata dal consigliere Augusto Montaruli in Circoscrizione 8, si richiede anche la dedica di una via ai "Migranti di ogni Paese"

Poesia da ferroviere per lo Scalo Vallino: proposta intitolazione a Gianmaria Testa

"Lo sapevamo anche noi il colore dell’offesa e un abitare magro e magro
che non diventa casa e la nebbia di fiato alla vetrine e il tiepido del pane e l’onta del rifiuto
". Così cantava Gianmaria Testa nella sua Ritals, dedicata al grande amico Jean-Claude Izzo, figlio di un salernitano emigrato a Marsiglia. Un testo del 2006 che ha il sapore della lontananza e l'eco di un'integrazione difficile, in quella società francese che guardava con ribrezzo ai flussi italiani in cerca di nuove opportunità. Il cantautore della provincia Granda sarebbe morto dieci anni dopo, lasciando al contempo un grande vuoto e un'eredità immensa nel panorama musicale nostrano. Da raccogliere e custodire, nel migliore dei casi.

E anche Torino un pezzetto della sua poesia lo conserva, nostalgica. Per le bancarelle di piazza della Repubblica si può ancora udire, in mezzo al chiacchiericcio, la sua indimenticabile Al mercato di Porta Palazzo, canzone popolare nel senso più nobile del termine, dedicata agli esclusi e agli ultimi, proprio come De André aveva fatto per i caruggi della "città vecchia". 

Poeta, musicista, ma anche ferroviere. Così lo ricorda in primis una mozione depositata recentemente in Circoscrizione 8 da Augusto Montaruli (capogruppo LeU), che richiede l'intitolazione a Testa della futura piazza presso lo Scalo Vallino, in via Nizza, dopo la sua riqualificazione. Tra i vari interventi previsti, il nuovo Centro di Biotecnologie e un polo commerciale, con aree verdi e diverse strade che attraverseranno l'intera area. 

"Siamo convinti - afferma Montaruli - che la riqualificazione di quel luogo non può che far bene al territorio, valorizzando ancora di più la vocazione di quartiere accogliente e universitario".

E, insistendo sul valore del ricordo, aggiunge: "Memoria vuol dire ricordare un periodo storico che ha visto arrivare nella nostra città migranti dal sud del Paese, che con enormi sacrifici, e superando la diffidenza, hanno portato benessere e arricchimento culturale alla nostra città". Per questo la mozione prevede, oltre alla dedica al cantautore-ferroviere di Cuneo, anche l'intitolazione di una delle vie che in futuro sorgeranno ai "Migranti di ogni Paese". 

Una proposta, da vagliare in consiglio circoscrizionale, "che nasce dal cuore", come spiega Montaruli, affine alla stessa sensibilità spesa per tutta la vita da Testa, "un artista, un uomo che si metteva a disposizione, senza clamore o tornaconti, con generosità e impegno". 

Manuela Marascio

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