"Siamo d’accordo con Salvini e Chiamparino: se l’analisi costi-benefici sarà negativa, allora si indica un referendum sulla Tav. Solo così si porrà fine a questa farsa dall’esito scontato, perché abbiamo seri dubbi sull’obiettività e la credibilità degli esperti voluti dal ministero". Lo ha detto il presidente di Confartigianato Torino, Dino De Santis.
"Quando ci sarà un documento definitivo, vedremo se saranno indicati anche i costi che l’Italia dovrà sostenere per mettere a norma il Fréjus, quelli per coprire le gallerie già scavate nonché per risarcire la Francia e l’Ue dei soldi già spesi. Senza contare il costo dell’isolamento del Piemonte e i costi che pagheranno imprese, lavoratori e famiglie in termini di sviluppo mancato. Basta con gli alibi, basta con gli ideologismi. Rimettere in discussione un’infrastruttura internazionale in fase di realizzazione è solo una fuga dalla realtà. Sabato Confartigianato Torino e Piemonte sarà nuovamente in piazza con una delegazione: per ribadire la centralità di questa infrastruttura e la necessità di far ripartire l’economia di Torino e del Piemonte".












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