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Calcio | 21 febbraio 2019, 12:00

Juve, un incubo chiamato Wanda Metropolitano: che delusione contro l'Atletico! (Foto)

A Madrid bianconeri protagonisti in negativo di una partita da dimenticare: il 12 marzo a Torino servirà un'impresa quasi impossibile per centrare la qualificazione ai quarti di Champions

Juve, un incubo chiamato Wanda Metropolitano: che delusione contro l'Atletico! (Foto)

Tanta era l'attesa per un match in cui molti vedevano l'occasione giusta per lanciare un messaggio all'Europa del calcio, quanta è stata ed è tuttora la delusione per una sconfitta netta e meritata. La Juventus lascia il Wanda Metropolitano di Madrid con la sensazione di essere nel bel mezzo di un incubo: sotto 2-0 dopo la gara d'andata degli ottavi di Champions League e con l'obbligo di dover compiere un'impresa nel match di ritorno per evitare che la stagione si riduca solamente alle gare di campionato.

La sfida contro l'Atletico si è rivelata quella che tutti si attendevano: clima incandescente sugli spalti, avversari spigolosi e conseguenti difficoltà assortite. A complicare il tutto, però, una Juve priva di personalità e di idee come raramente si era visto. Ed è così che i "colchoneros" di Simeone hanno saputo sfruttare le mancanze dei campioni d'Italia, soprattutto in un secondo tempo dei bianconeri che definire deludente sarebbe riduttivo. Qui emergono gran parte dei limiti di una squadra che in 90 minuti non ha saputo produrre che un possesso palla sterile, limiti caratteriali ulteriormente evidenziati da un atteggiamento troppo rinunciatario a cui Allegri non ha saputo porre rimedio.

Passi il primo tempo, chiuso con un unico vero brivido per l'episodio in area juventina De Sciglio-Costa subito giudicato rigore prima della giusta revisione decretata dal VAR, ma quanto accaduto nella seconda parte di gara davvero non può trovare giustificazioni. La doppia palla gol iniziale per i biancorossi (Diego Costa fuori e Szczęsny miracoloso su Griezmann con l'aiuto della traversa ndr) e il gol annullato sempre dal VAR a Morata non sono bastati ad Allegri per comprendere che qualcosa doveva cambiare: tanta fatica, soprattutto in mezzo al campo, culminata con il gol dell'1-0 firmato da Gimenez seguito pochi minuti dopo dal 2-0 ad opera di Godin.

Ma se il tecnico livornese ha indubbiamente le sue colpe, anche i giocatori hanno le loro responsabilità. A pesare sul giudizio di ognuno, la scarsa personalità mostrata da elementi dalle qualità rinomate e che in un appuntamento di tale importanza hanno marcato visita o peggio ancora offerto il peggio di loro. Salvabile (anche se forse non del tutto) il solo Szczęsny, malissimo la difesa, disastroso il centrocampo, non pervenuto l'attacco. Andando sui singoli, partita da dimenticare per Bonucci, De Sciglio, Bentancur e Dybala (incredibile come sia stato sostituito solo all'80'). In tali condizioni anche per Cristiano Ronaldo - lasciato solo in balia degli avversari - diventa dura.

Il 12 marzo, giorno in cui è stato fissato il match di ritorno, a Torino il secondo capitolo della contesa. Servirà la partita della vita per ribaltare il discorso qualificazione, un'eventualità non del tutto da escludere ma che richiederà che sul prato dello Stadium si palesi una squadra ben diversa da quella smmarritasi in terra spagnola. Non resta dunque che provarci, se non altro per non aggiungere nuove voci alla lista dei rimpianti: chissà che ciò che oggi sembra impossibile non possa concretizzarsi...

Roberto Vassallo

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