Una mattinata di sciopero alla Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri. Lavoratori e organizzazione sindacali si sono ritrovati alle 10 di fronte all'edificio di via Benedetto Brin 26, dove rimarranno in presidio fino alle 13.
In rappresentanza dei dipendenti, Gerardo Matrino (Flc-CgIl), Claudio Aghemo (Cisl Scuola Piemonte) e Fabrizio Graziadelli (Uil Scuola Piemonte).
"Ad oggi, dopo innumerevoli incontri da tre anni a questa parte, la Fondazione continua a non fornire risposte alle nostre richieste", spiegano.
"L’applicazione del piano di risanamento nell’anno 2016/2017 con il ricorso al FIS non ha portato nel triennio a un sostanziale miglioramento economico e finanziario", continuano, "anzi si evidenzia dai bilanci un aggravamento del disavanzo, nonostante le numerose fuoriuscite".
Ma non solo: "permane un elevato indebitamento verso le banche e i numerosi fornitori, oltre ai sistematici ritardi sul pagamento degli stipendi".
Una situazione che continua a generare disagio e insicurezza tra i dipendenti: "Se da un lato - spiegano ancora i sindacati - non vi sono investimenti sul personale, sulle attrezzature e sulle sedi, dall’altro non riscontriamo un avvio concreto di un piano di rilancio che riporti la Fondazione alla capacità di misurarsi nell’attuale contesto di mercato".