Dopo lo scambio di battute tra il ministro Salvini e il Governatore Chiamparino, sulla vicenda del mancato referendum sulla Tav, sono stati numerosi i commenti del mondo della politica.
"Quando l’amministrazione regionale di Sergio Chiamparino sia stata debole per il Piemonte è plasticamente rappresentato dal fatto che il presidente della Regione non abbia altri argomenti di cui parlare se non la Tav", afferma l’onorevole Daniela Ruffino di Forza Italia. "Il suo referendum era un semplice Cavallo di Troia nato per cercare di mettere a rendita politica la sacrosanta battaglia pro Tav della società civile. L’alta velocità, referendum o no, è al sicuro perché le forze politiche e sociali la sostengono da sempre e perché numerosi governi hanno votato in suo favore. Il consiglio per Chiamparino, adesso, è di provare a mettere mano anche ad altri argomenti. Cose di cui forse si è dimenticato, tipo: le liste di attesa che durano mesi e mesi nella Sanità, il trasporto regionale, i lavori dell’eterno grattacielo della Regione".
Silvja Manzi (segretaria di Radicali Italiani) e Igor Boni (coordinatore gruppo +Europa Torino) hanno invece dichiarato: "Dopo avere atteso 15 giorni, Matteo Salvini ha liquidato con 15 righe la richiesta del presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, di abbinare alle elezioni europee e regionali del 26 maggio una “consultazione popolare” sulla TAV, per utilizzare al meglio i seggi elettorali e per risparmiare soldi pubblici. Lo strumento di partecipazione della “consultazione popolare” è espressamente previsto dall’art. 86 dello Statuto regionale ed è cosa diversa dallo strumento “referendum consultivo”, regolato da altri articoli. Salvini o chi per lui fa di tutta l’erba un fascio, trattando la “consultazione popolare” alla stregua del referendum consultivo (che non si puo’ fare perché in quasi cinquant’anni di Consiglio Regionale non è stata mai fatta la legge attuativa)".
"Il NO di Salvini è un ragione in più per scendere in piazza sabato 6 aprile, per partecipare alla “Marcia del SI’” di Torino, da Piazza Vittorio a Piazza Castello. I radicali ci saranno con le bandiere di +Europa, le bandiere dell’Unione Europea e lo striscione “SI’ TAV, SI’ REFERENDUM”. Sarà presente anche il segretario nazionale di +Europa, Benedetto Della Vedova".
"Basta con la pantomima: se Chiamparino vuole la consultazione popolare la indica. Non c'è nulla che lo impedisce e Salvini non ha alcuna competenza su una materia esclusiva della nostra Regione. CHIAMPABLUFF non ci prenda in giro", sostengono Maurizio Marrone e Augusta Montaruli di FdI: "La verità è che il referendum non lo vuole, altrimenti lo avrebbe indetto un anno fa quando lo chiese Fratelli d’Italia: è colpa del suo indecisionismo se i cittadini non possono esprimersi. Peraltro Chiamparino neppure vuole la consultazione: continua ad essere ostaggio dei no tav presenti nella sua maggioranza".
"Con il Governatore uscente che raccatta chiunque, persino i grillini pentiti, pur di non sfigurare nella prossima tornata elettorale. Ogni volta che la sinistra ha governato la Regione la realizzazione della tav ha incontrato ostacoli. L’unica coalizione autenticamente sì tav è quella che si presenterà come alternativa al CHIAMPABLUFF in cui FDI avrà un ruolo di protagonista".