Lunedì 15 aprile, a partire dalle ore 11.30, una delegazione di lavoratrici e lavoratori, oggi dipendenti della Cooperativa Socioculturale ed attualmente impiegati presso il Museo dell’Automobile di Torino, insieme ai propri rappresentanti sindacali ed alla Filcams Cgil, verranno ascoltati dalla III^ e dalla V^ Commissioni permanenti del Comune di Torino.
Al centro dell’incontro, le preoccupazioni di sindacati e lavoratori in merito alle condizioni contrattuali e retributive che questi si potrebbero ritrovare applicate nell’imminente cambio di appalto.
Queste lavoratrici e lavoratori, sono gli addetti alle sale del Museo, svolgono il ruolo di controllo nelle sale, di emissione e controllo di biglietti d’ingresso e di accoglienza per i visitatori, essendo anche in grado di fornire indicazioni rispetto a quanto esposto nel Museo stesso.
Nell’imminente cambio di appalto, oltre a passare sotto un nuovo datore di lavoro, questi dipendenti (per lo più giovani diplomati e laureati, con conoscenza di due lingue straniere, come richiesto dallo stesso capitolato d’appalto) attualmente inquadrati nel Contratto Nazionale di Lavoro Multiservizi, rischiano di vedersi trasformare il proprio contratto in uno con minori garanzie quale quello dei Servizi Fiduciari, concepito per chi svolge servizi di sola guardianìa non armata.
“E’ inverosimile che in una Metropoli europea quale è Torino – dichiara Ivano Franco, della Filcams Cgil – che ambisce ad essere una delle capitali culturali internazionali, si permetta di inquadrare dei giovani qualificati che lavorano nei nostri Musei con contratti che di qualificante non hanno nulla. Pensiamo – prosegue il sindacalista – che le istituzioni torinesi non possano avallare scelte che, mentre si punta a qualificare l’immagine culturale cittadina, vadano a discapito della dignità, dei diritti e del taglio del costo del lavoro a danno di giovani lavoratori, a cui poi si chiedono competenze e qualità nel servizio”.
All’audizione di lunedì dovrebbe presenziare anche il Presidente del Museo dell’Automobile di Torino, che ha tra i suoi soci il Gruppo FCA, oltre allo stesso Comune di Torino ed alla Regione Piemonte.