Amsterdam chiama Torino. E sono buone notizie per FCA, anche se si tratta di della prima assemblea degli azionisti senza Sergio Marchionne, deceduto a luglio 2018.
E sono proprio i numeri dell'anno passato a farla da padrone, per l'universo Fiat Chrysler. Il più significativo, quello che dopo dieci anni vede ritornare il dividendo per gli azionisti: 0,65 euro per una distribuzione che in tutto è quantificabile in circa un miliardo di euro, grazie a utili netti per 3,6 miliardi di euro. Cifre che rendono l'ad Mike Manley "fiducioso" sulla possibilità di raggiungere i target 2019.
Ma più dei numeri, sono le parole a far arrivare la propria eco fino al capoluogo piemontese. A pronunciarle è il presidente John Elkann, che garantisce per l'ex Fiat "mai stata così forte e in salute. Il bilancio ci permette di fare investimenti opportuni e al contempo remunerare gli azionisti".
E il futuro, dice Elkann, farà ancora rima con la famiglia che da sempre è al timone dell'azienda. "Agiremo con coraggio e creatività, perché i prossimi 20 anni saranno pieni di novità. La mia famiglia c'è stata nei momenti belli e in quelli brutti, in questi ultimi 120 anni. E ci saremo ancora".
Conferme anche sul destino di Magneti Marelli, che vedrà la vendita chiudersi entro "questo trimestre", ha detto Manley. Un'operazione da 6 miliardi di euro. E la borsa ha subito dimostrato di apprezzare.
"E’ un fatto positivo e rassicurante che la famiglia Agnelli, tramite le parole del presidente di FCA John Elkann quest’oggi durante l’assemblea degli azionisti, abbia confermato e rilanciato il proprio impegno in Fiat Chrysler", hanno commentato Paolo Furia (Segretario PD Piemonte) ed Enzo Lavolta (Responsabile Lavoro PD Piemonte). "Auspichiamo che a queste chiare ed importanti parole seguano il rispetto della previsione del piano di investimenti annunciato, così come l’assegnazione dei modelli agli stabilimenti italiani interessati".