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Eventi | 23 aprile 2019, 07:40

Cent'anni di Primo Levi: da Torino a Rio de Janeiro, tutti gli eventi per ricordare lo scrittore-testimone

Il Comitato nazionale per il centenario e il Centro Internazionale di Studi Primo Levi propongono diverse iniziative culturali che occuperanno tutto il 2019. Domani il debutto di “Se questo è un uomo” al Teatro Carignano

Cent'anni di Primo Levi: da Torino a Rio de Janeiro, tutti gli eventi per ricordare lo scrittore-testimone

Primo Levi è di tutti. Parla da sempre a pubblici molto diversi tra loro, e, oggi, il bisogno della sua opera si è fatto di nuovo fortissimo in relazione alla drammaticità del periodo storico che stiamo vivendo”. Così Fabio Levi, direttore del Centro Internazionale di Studi Primo Levi, presentando il ricco calendario di appuntamenti che, per tutto il 2019, celebreranno il centenario della nascita dello scrittore. A Torino, sua città natia, e non solo. Un viaggio nella memoria partito lo scorso 21 febbraio al campo di Fossoli, da dove Levi e altri ebrei italiani vennero deportati ad Auschwitz nel 1944. Teatri, scuole, atenei, fiere letterarie: tanti luoghi quanto multiformi sono le pagine lasciate in eredità dal chimico-narratore-testimone, da riscoprire e accrescere di nuovi significati.

Dopo il successo della performance di Fabrizio Gifuni al Teatro Regio con “I sommersi e i salvati”, durante Biennale Democrazia, il 27 marzo, sarà il Teatro Carignano ad accogliere il debutto di Se questo è un uomo, diretto e interpretato da Valter Malosti con la collaborazione di Domenico Scarpa, dal 23 aprile al 12 maggio. “È molto significativa la scelta della data, nel cuore della Pasqua ebraica e per di più a ridosso della Festa della Liberazione”, ha commentato Dario Disegni, presidente del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario. “L'insegnamento di Levi, a partire dalla sua opera principale, rappresenta tuttora un punto di riferimento imprescindibile per la nostra società. Un vero esempio di testimonianza civile e morale”.

Nello stesso periodo, il Teatro Astra e il Polo del '900 ospiteranno una ricchissima rassegna di letture, spettacoli, incontri e approfondimenti dedicati a un'altra opera fondamentale di Levi, Il sistema periodico. Un testo che Italo Calvino definì in assoluto “il più primoleviano” e che il “The Guardian” ha recensito nel 2006 come “il miglior libro di scienza di tutti i tempi”, composto da 21 racconti intitolati ciascuno e un elemento chimico della tavola periodica. A Torino, per la prima volta, l'opera verrà eseguita integralmente (al Teatro Astra dal 7 al 12 maggio) in una condensazione scenica curata, ancora una volta, dalla coppia Malosti-Scarpa e affidata all'attore Luigi Lo Cascio.

L'8 maggio sarà invece il cinema a raccontare Primo Levi, grazie al mediometraggio La strada di Levi di Davide Ferrario (Cinema Massimo, ore 20.30): un tragitto compiuto dal regista con lo scrittore Marco Belpoliti ripercorrendo la strada di ritorno da Auschwitz a Torino, dopo la liberazione dal campo il 27 gennaio 1945, attraverso la Polonia, la Bielorussia, l'Ungheria, la Germania.

In occasione del Salone Internazionale del Libro, verrà presentato il lavoro di ricerca svolto dal Centro Studi sul cosiddetto “libro primogenito”, Se questo è un uomo (9 maggio, ore 11), che ha ricostruito la progressiva diffusione delle 1500 copie vendute dopo la pubblicazione nel 1947. Il giorno seguente, come di consueto, sarà presentata una nuova lezione su Primo Levi – la decima – scritta dallo stesso Fabio Levi e pubblicata da Giulio Einaudi Editore, che indaga l'urgenza comunicativa dello scrittore tra interlocutori di diversa età, provenienza e condizione sociale. “Ho bisogno di parlare o scrivere”, diceva Levi, “avere se possibile una comunicazione ad andata e ritorno”.

Ma anche l'autunno offrirà tantissime occasione di avvicinarsi alla sua parola, “un giacimento inesauribile che può riservare ancora molte scoperte”, come ha chiosato il presidente del Centro Ernesto Ferrero. Il 29 ottobre l'aula magna della Cavallerizza Reale ospiterà una speciale lettura multilingue delle opere, con il patrocinio dell'Università di Torino; il 30, in occasione dell'uscita presso Mondadori del volume che raccoglie le dieci lezioni su Primo Levi pubblicate negli anni, si terrà una giornata di studio coordinata da Marco Belpoliti ed Ernesto Ferrero, con la presenza degli autori.

Infine, per rendere il giusto omaggio alla poliedricità dell'autore, da novembre a gennaio 2020 la GAM ospiterà una mostra dedicata alle figure in filo di rame realizzate con il materiale lavorato alla SIVA, la fabbrica di vernici a Settimo Torinese di cui Levi fu prima direttore tecnico e poi direttore generale. Una testimonianza tangibile di quanto la manualità contasse per lo scrittore al pari dell'esercizio intellettuale: “Spesso ho l'impressione di pensare più con le mani che col cervello”, diceva.

Tra le tante città a livello mondiale che celebreranno lo scrittore, anche Melbourne, Rio de Janeiro, Pechino, Toronto e Copenaghen. Il calendario completo delle inziative è disponibile (in continuo aggiornamento) sul sito: www.primolevi.it

Manuela Marascio

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